Purtroppo non accenna a diminuire la forte tensione che si registra nelle industrie del Veneto. La situazione è a dir poco al collasso. Numerose sono le grandi, medie e piccole aziende che hanno posto in cassa integrazione i propri dipendenti.
Il presidente Finozzi, durante l’ultimo consiglio regionale, ha sostenuto che dalla crisi si può uscire. Bisogna comunque monitorare con attenzione tutto il movimento del mercato lavoro e ha reso noti gli strumenti approntati dalla Regione come il CREL (conferenza regionale sulle dinamiche economiche del lavoro) e gli interventi finanziari a sostegno dei Consorzi, per quanto riguarda i fidi alle piccole e medie imprese, contenuti nella finanziaria 2009, approvata tra l’altro nei tempi necessari, proprio per fare fronte alla crisi.
Lo stesso rappresentante degli industriali Tomat, ha tenuto a precisare che il calo demografico ha reso la regione ad alto rischio invecchiamento. Bisogna quindi riuscire a individuare dove manca la mano d’opera e dove essa è in esubero. Questo avverrebbe attraverso la riqualificazione professionale, la riduzione della spesa pubblica e l’azione di fiducia da parte delle banche. I cittadini hanno bisogno anche di questo e di politiche credibili, ha aggiunto Tomat.
In conclusione, è la buona politica che deve funzionare per uscire dallo stallo. Non servono le manie di grandezza solo per far salire l’indice di gradimento. Servono invece scelte certe che portino a dei risultati, anche con un piccolo passo per volta, probabilmente strategia più gradita ed indicatrice di serietà.
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