E’ PADOVA LA CITTÀ MENO SICURA DEL VENETO
E’ la sicurezza a tenere banco tra gli abitanti del Veneto. Il sondaggio effettuato dal quotidiano il Gazzettino rivela che Padova ha il triste primato, con il 69,8% di voti, come città meno sicura del nord est. Pare che la città opulenta, ricca di arte e cultura, dei salotti bene e del lavoro, non sia più riconosciuta come tale. Troppi gli episodi di violenza perpetrati a danno dei più deboli. I cittadini si sentono insicuri e privi di protezione, lamentano controlli che non ci sono e si ha persino paura di stare nelle piazze (solitamente luogo di ritrovo affollato dai ragazzi).
Eppure non molto tempo fa il ministro Maroni aveva sostenuto che con l’arrivo e il sostegno dato dall’esercito, la situazione era migliorata. Vuol dire che bisogna ricredersi? Se si pensa che comunque la nuova finanziaria ha tolto un milione di euro alle forze dell’ordine e in cinque anni è già previsto il taglio al personale, come si spera di avere la sicurezza di cui c’è bisogno?
E’ pur vero che in Francia il personale di polizia è inferiore al nostro, ma l’insicurezza non è ai livelli dell’Italia. Questo governo dice di voler fare tanto e questo è lodevole, ma i risultati non confermano le buone intenzioni. A Treviso si è pensato alle ronde tra volontari consiglieri e assessori. Così si torna indietro di sessant’anni! Per i più sono gli stranieri, specialmente i clandestini, che determinano questo malcontento.
Comunque non c’è niente per cui gioire. Lo Stato con tutti i suoi interessi privati, e quei conti chissà come mai quadrano sempre, sta lasciando da soli i cittadini e spesso ha contestato le posizioni assunte dai Comuni per far fronte a questo tipo di urgenze. Ma allora qual è il comportamento da assumere? Bisogna difendere la dignità umana o lasciare che ognuno si faccia giustizia con le proprie mani?
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