VEDI NAPOLI E POI... (STORIE DI ORDINARIA “MONNEZZA” A DIVERSE LATITUDINI)
Muori. Così diceva un ripetuto proverbio perché dopo aver visto un posto considerato tanto bello si era visto tutto e si poteva anche passare a miglior vita…Ma all’inizio dell’estate e allo scoppiare del primo caldo torrido Napoli e la Campania si sono impossessate della cronaca a causa dell’emergenza immondizia annunciata da lontano e che nessuno ha fatto niente per evitare: migliaia di tonnellate di rifiuti abbandonate lungo le strade delle città e dei paesi campani, discariche rigurgitanti, altri siti per la “monnezza” con i paesani che si oppongono come i Sanniti ai Romani, e infine la spazzatura incendiata che libera diossina mentre perfino il presidente della Repubblica è costretto a richiamare ai propri doveri chi avrebbe dovuto provvedere per tempo e non lo ha fatto.
C’è da farsi venire un attacco di bile: perché in Italia è tutto così improbabile? Quasi niente va come dovrebbe, la noiosa normalità pare in spregio a tutti, le istituzioni e lo Stato stanno nello stellone ufficiale che accompagna il titolo di Repubblica ma assai poco nei comportamenti quotidiani, lo Stato, se mai è possibile, va ingannato e deriso, ma lo Stato siamo noi.
Intanto la monnezza inquina le falde e i terreni nella Campania felix, terra di canzoni sceneggiate e camorra, muoiono come in un orrendo presagio pecore e agnelli, animali che pascolano e stanno con il muso in terra. Non c’è che dire, è proprio una bella danza macabra, una vergogna d’altri tempi sopportata e ostentata come e più di una battaglia risorgimentale. Come andrà a finire?
Qualcuno dopo “La morte a Venezia” scriverà qualcosa del genere anche per la città del Golfo? Lo sapremo entro l’estate, ma nel frattempo, fosse anche solo per l’intenzione, sentitamente ringraziano: la Colonia Batterica del Vibrione Colerico; l’Orchestra da Camera (mortuaria) per i funerali in musica; la Società Anonima di Stoccaggio e Rilascio della Libera Diossina…
E ancora, si fregano (allegramente) le mani: la Confraternita di Utilità Sociale dei Monatti e Beccamorti integrati per il gran lavoro che si prospetta (verrà quotata in Borsa?); la Cooperativa Agroalimentare della Bufala Campana per la produzione della mozzarella da scarto di plastica, perché la mozzarella prodotta con il latte degli intelligenti bovini sarà consumabile solo a rischio e verrà eletta a cibo-roulette dagli aspiranti suicidi proprio come il pesce-palla giapponese, basta sbagliare a tagliarne una fettina e il veleno che c’è dentro si diffonde nelle fibre e ammazza all’istante lo stravagante commensale.
A chi dobbiamo dire grazie? All’ecomafia che traffica in rifiuti e li scarica in campagna, molte grazie alla classe politica che è rimasta svogliatamente alla finestra a guardare, alla goffa burocrazia e a secoli di malgoverno, l’unico che abbia retto quelle terre da Federico II (XIII secolo) a questa parte. Eh già! Si tratta pur sempre di Napoli, si dirà.
Mica vero, per un fenomeno che vede far quattrini sporchi dalla spazzatura, non occorre andar lontano, ma qui da noi, nella Bassa (sarà un caso?) Padovana, con il nostro “immondiziere”, il consorzio dei comuni, i sindaci, gli amministratori, i politici, ieri inquisiti, oggi imputati in un maxi-processo per affari illeciti lucrati sull’asporto rifiuti e pagati con i soldi di tutti. Risparmiati, per ora, i roghi delle immondizie e e le colonie di ratti sulla via della migrazione con il fagottello di cenci in spalla.
Una montagnola di quattrini su cui si sono arrampicati tutti, per poi farsi trascinare da quella cima giù in discarica, tutti dietro al locale pifferaio di Hamelin con il suo seguito di roditori, topi e tope, affamati. Che scempio!
A chi dobbiamo dire grazie? Boh, fate un po’ voi. Intanto, buone vacanze!
(da "Celeste")
Pensate, io ho una casa a Lago Patria (ce) e, siccome lavoro a Roma ed ho bisogno del medico, sono stata costretta a togliere la residenza da Caserta per cui dal 2000 oltre a non sporcare mi ritrovo a pagare la tassa della spazzatura il triplo di quanto pagherei avendo la residenza a Caserta. Oggi arriva anche la beffa: " Dopo tutti quei soldi, dopo non aver sporcato nè usufruito di alcun servizio mi ritrovo anche a non riuscire a vendere casa dato lo stato in cui versa Lago Patria e tutta Caserta e provincia
Di
Anonimo
(inviato il 08/02/2008 @ 15:14:04)
dov'erano i cittadini? Ma soprattutto dov'era la magistratura in tutti questi anni?
Di
maria
(inviato il 11/02/2008 @ 00:37:51)
Tanta gente in prigione a carico della società, rendiamoli utili, mandiamoli a separare i rifiuti, non solo in Campania, ma per tutta l'Italia. Fossi, canali, fiumi, discriche varie, faciamoli lavorare, pala e rastrello e cariole, in particolare facciamo lavorare i Mafiosi, spaciatori, assasini e colloro che gli sono vicini (certi Politici compresi), ma questi li mettiamo a fare le bonifiche dei prodotti tossici. Faciamo capire cosa vuol dire lavorare
Di
Flavio
(inviato il 08/03/2008 @ 11:09:13)
l'unica soluzione possibile per mandarli tutti a casa questi governati irresponsabile che hanno attentato la nostra salute pubblica ,E' DISERTARE LE URNE PER ALMENO 10 ANNI . BUONA PASQUA.
Di
MICHELE GERMANO
(inviato il 21/03/2008 @ 14:09:18)
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