NON SEMPRE SI E' I PRIMI DELLA CLASSE
Si sa che la giustizia non gode di ottime credenziali e la cosa non è una novità. Ed è luogo comune che il nord d'Italia, ed in particolare il nord-est, sia considerato la locomotiva della nazione, la parte del paese che primeggia nelle classifiche della qualità della vita, dei servizi alla persona, dell'assistenza sociale e sanitaria, dell'impiego e delle disponibilità economiche e finanziarie. Ma, come vedremo, non è sempre così!
Infatti fa notizia che in Veneto manchino l'ufficio ed il personale amministrativo del referente per l'informatica giudiziaria. Gli esperti d'informatica tra Veneto e Friuli sono solamente nove. Gli stanziamenti sono pochi, non c'è possibilità di acquistare i computer, pagare i docenti per i corsi di formazione e aggiornamento. Questa precaria situazione rallenta, e non di poco, lo snellimento delle varie procedure come l'aggiornamento del casellario giudiziale, l'elencazione dei precedenti processi e condanne di ogni singolo imputato, l'innovativa spedizione di tutti gli atti via e-mail. Alcuni magistrati, rimasti senza computer, per scrivere le sentenze sono costretti ad usare quelli propri. Si è arrivati al punto di chiedere i computer in prestito alla Regione (ne sono stati resi disponibili circa 40).
La notizia è stata data dal responsabile dell'informatica per il Veneto, Gianmaria Pietrogrande, presidente della sezione collegiale del Tribunale di Venezia, durante l'incontro svoltosi recentemente a Verbania, in Piemonte, con i responsabili dell'informatica giudiziaria di tutt'Italia. Come si diceva, quello che può apparire incredibile è che, stando ai dati dell'incontro, il Veneto, in realtà, su questi temi, è il fanalino di coda.
Diciamolo pure, di questi tempi, con il continuo crescente livello della micro e macro criminalità, specie se d'importazione extracomunitaria, con il costante aumento degli atti delittuosi, la giustizia dovrebbe essere uno strumento sostenuto per un migliore funzionamento: è invece vergognoso che la situazione sia così drammatica.
Ma ciò che stona è il sapere che a Palermo c'è una sede d'informatizzazione di 200 mq con 4 dipendenti amministrativi e che in Puglia ci sono addirittura 32 tecnici informatici pari al numero complessivo dei tecnici presenti in tutto il nord d'Italia. E poi si dice che la "giustizia è lenta"...
Leggo su "il mattino" del 25/09/2009 che il Ministro Guardasigilli è insolvente da molto tempo di 1.075.647 euro ad una azienda specializzata in stenotipia digitale che produce i resoconti dei verbali d'udienza nei tribunali del Veneto, Ligura ed Emilia, ora costretta a licenziamenti e sottoposta a minacce di fallimento dalle banche. Questo è uno dei tanti modi per rendere sempre inefficente la giustizia per chi paga le tasse per una giustizia giusta ed efficente.
Di
riccardo nogara
(inviato il 30/09/2009 @ 23:53:21)
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