PIANO ANTICRISI? MEGLIO ANTICORRUZIONE!
La grande corruzione politica irrompe di nuovo sulla scena italiana e non si salva nessuno. Anche se attivo da pochi giorni soltanto, al sondaggio sulla corruzione, che abbiamo lanciato dal nostro sito, gli italiani hanno risposto, per oltre il 73%, che, secondo loro, oggi in Italia, il livello di corruzione è superiore a quello del periodo di “Mani Pulite”. Possibile che la “Politica” e le più alte cariche Istituzionali dello Stato non si rendano conto della situazione? Facile, se pensiamo che in Parlamento siedono 25 “eletti” con condanna passata in giudicato, 8 condannati in 1° grado, 10 prescritti e 40 inquisiti.
L'Alto Commissario Anticorruzione, nel suo ultimo rapporto annuale scrive che “...le politiche nazionali sembrano muoversi come se il rischio corruzione non rappresentasse più un problema...” mentre recenti studi ”...rendono l'immagine di un Paese nel quale è prassi comune il pagamento di tangenti nell'aggiudicazione degli appalti, nell'ottenimento di licenze edilizie, nella realizzazione di operazioni finanziarie ma anche nel superamento di esami universitari, nell'esercizio della professione medica, nel mondo del calcio...”. Un sistema “...profondamente radicato nei più diversi settori della vita politico-amministrativa ma anche nella società civile, nel mondo delle professioni, imprenditoriale e della finanza”. Che facciamo? Espatriamo? Cambiamo Paese? “Non ci resta che piangere..” direbbero Roberto Benigni ed il compianto Massimo Troisi.
Ma non finisce qui. 'Trasparency International', nelle sue graduatorie sulla corruzione, ci colloca al 55° posto nel mondo dopo paesi quali il Portorico, il Botswana, la Malesia, il Costa Rica...ricordando che, nel 1993, in piena Tangentopoli, l'Italia era al 30° posto e nel 2007 era già scesa al 41° posto!
Quanto più la corruzione è diffusa e praticata, tanto minori sono i rischi di essere denunciati o scoperti e, di conseguenza, più elevato è il costo, per il singolo, nel rimanere onesto. Una classe politica corrotta ha quindi oggi tutto l'interesse, per difendere sé stessa, che la corruzione si diffonda sempre più. Tanto più questa cultura della corruzione si diffonde, tanto più si allentano i vincoli morali di condanna della stessa. La “questione morale” oggi si trasforma in una “questione amorale” dove nelle coscienze si assottiglia sempre più il confine che separa ciò che è lecito da ciò che è illecito. Tombale la conclusione dell'Altro Commissario: ”...la corruzione si considera diffusa in modo capillare anche dopo 'mani pulite' e con tendenza addirittura ad accrescersi”.
Ma allora a cosa è servita l'operazione 'Mani Pulite'? A nulla sembrerebbe, se non, per quanto affermava Piercamillo Davigo, a migliorare, secondo la teoria di Darwin, la “specie” dei corruttori. La Banca Mondiale ha calcolato che la corruzione, oggi in Italia, vale 50 miliardi di euro l'anno (!), onere che non rimane in carico al corruttore ma si ripercuote, come ulteriore prelievo occulto, sulle tasche dei già dissanguati cittadini italiani. Se pensiamo poi che, al confronto, la recente manovra anti-crisi del Governo vale 5 miliardi di euro - cioè 10 volte meno! - ci rendiamo conto di quanto grave sia il fenomeno e quale giovamento sarebbe per il Paese, per i precari, per i pensionati, per gli indigenti, per gli ammalati, per chi è in difficoltà, per i disoccupati, per tutti gli italiani, se questo vorace cancro della società fosse definitivamente debellato. E si ventilava l'ipotesi di abolire le intercettazioni ambientali? Giù le mani. Guai a chi le tocca!
Penso che il tentativo di" m*ni pulite" sia fallito con l'evento di Berlusconi, coruttore di Craxi, fortemente motivato a salvaguardare in primo luogo se stesso ed i previlegi acquisiti dall'amico corrotto.Possiamo, ora, affermare senza ombra di dubbio che si è, non solo, salvaguardato, ma ha, anche, raforzato la coltura delle m*ni sporche rendendole sempre più sporche a tal punto che il dertersivo per pulirle è talmente annacquato che è poco più di acqua semplice ( vedi magistratura e forze dell'ordine ormai agonizzanti per inefficenza). La sua posizione attuale è talmente sicura non solo per la sua immunità dalla legge e populismo, ma sopratutto per aver reso quasi innocuo l'avversario perchè colluso e parte silenziosa della medesima casta.Purtroppo il cancro ora è inarrestabile, non ci sono gli anticorpi. Dobbiamo aspettarci qualche rimedio solo da chi ha sofferto e soffre sempre più per le promesse non m*
Di
riccardo nogara
(inviato il 30/03/2009 @ 01:52:19)
un certo Lord David Owen psichiatra e fondatore del defunto partito socialdemocratico britannico ed ex ministro degli esteri di sua Maestà, che non ha dubbi:ambizioni e narcisismo sono atteggiamenti talmente radicati nei politici da far loro perdere il contatto con la realtà, fino a trsformarsi in autentiche patologie. Insieme ad un collega psichiatra della DukeUniversity della North Carolina ha pubblicato un articolo per la rivista medica Brain, sostenendo che tale sindrome è una vera e propria malattia professionale degli uomini politici e come tale andrebbe affrontata e curata. Trattasi, infatti, di una esasperata preocupazione per la propria immagine ed ostinandosi a guardare il mondo come ad una arena in cui esercitare il proprio potere, nell'arco della sua carriera un politico si trasformerebbe, ma sempre in peggio. Di conseguenza, ne risenterebbe anche la sua salute. Owen conclude che non esiste la pillola contro gli eccessi di potere, ma solo un salutare processo democratico che assuma decisioni collegialmente . Cosi infatti è successo per la ledy di ferro Margaret Thatcher , Tony Blair e George W.Bush. Se a questi illustri personaggi è stata somministrata la cura (voto degli elettori) tempestivamente, perciò efficace, ha evitato le complicanze degli eccessi di potere, dannose a sè ed agli altri. Per i nostri eletti il sentirsi dentro un'auto blu (obbligatoriamente prestigiosa estera, meglio se SUV di cui sono ghiotti ), scortata da altre auto un pò meno di pregio e precedute da una squadra di poliziotti in moto, sia l'equivalente di una notte d'amore con una bella donna. Per qualcuno potrebbe anche essere un modo di evitare qualche problema di letto. Visto il cospicuo esercito di auto in dotazione c'è da pensare che la malattia sia endemica e cronica, data la progressiva diffusione e durata. Per valutare gli eccessi del potere dei nostri eletti basta fare un pò di co
Di
riccardo nogara
(inviato il 30/09/2009 @ 23:30:00)
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