Finozzi: «Gli sprechi sono altri». Atalmi: «C’è chi guadagna il doppio»
__________________________________________________________________________
VENEZIA. «Non mi pare uno scandalo l’indennità-funerale di cui godono i consiglieri, è un riconoscimento per chi magari ha dato 10-15 anni della propria vita alla Pubblica amministrazione»: il presidente del Consiglio regionale del Veneto, il leghista Marino Finozzi, spiega così il previsto contributo alle spese funerarie pari a una mensilità dell’indennità consiliare (minimo di 7.500 euro), che ha scatenato nuove polemiche sui costi della politica. «Non è per questo che i bilanci statali sono in difficoltà - sostiene Finozzi - succede anche nei Comuni che venga riconosciuto un contributo per i funerali di coloro che hanno un rilevante passato. Gli sprechi sono altri, per esempio che se un posto letto in ospedale in Veneto costa 100, al Sud costa il doppio e il servizio è anche peggiore».
Già nei mesi scorsi la legge che ha aumentato le pensioni e le liquidazioni dei consiglieri aveva scatenato una bufera, tanto che il 24 gennaio scorso il Consiglio aveva votato un odg con l’impegno a modificarla entro due mesi, compreso l’articolo sul «rimborso spese» per il funerale. Una legge che la consigliera della Lega Mara Bizzotto aveva ribattezzato «legge vergogna».
«Non è vero che è stata approvata di notte perché ci vergognavamo - afferma Finozzi - casualmente era ora tarda e l’abbiamo approvata in piena scienza e coscienza. E nessuno dice che è partita da una proposta dell’Ufficio di presidenza per non rendere più detraibile la cifra versata dai consiglieri come contributo per il vitalizio. Dal 2010 aumenteranno le pensioni dai consiglieri, ma nessuno dice che abbiamo aumentato anche il contributo da versare. Quanto versiamo in più e quanto avremo in più di pensione? Le percentuali non me le ricordo». Quanto agli stipendi dei consiglieri, il presidente del Consiglio regionale ricorda che «sono agganciati a quelli dei parlamentari»: «E’ una legge nazionale e noi non possiamo farci niente. Nessuno dice però che da due anni con la nostra finanziaria ci decurtiamo del 10% lo stipendio per rispettare l’indicazione contenuta nella finanziaria 2006 del governo».
Per il consigliere regionale dei Comunisti italiani Nicola Atalmi la ricca indennità prevista per i consiglieri regionali veneti come contributo alle spese funerarie è un privilegio di cui, dice, non conosceva l’esistenza. L’ assegno-funerale é infatti una vecchia norma, rimasta però sempre in vigore. «E’ sbagliato, ma mi sembra il minore dei problemi», sottolinea l’esponente del Pdci, commentando le polemiche sui costi della politica. «E poi come mai si parla solo del Veneto? Noi per esempio abbiamo un rimborso spese forfettario, in Piemonte invece basta l’autocertificazione. E’ vero, il mio stipendio è vergognosamente alto - ammette Atalmi - ma è più basso di quello di altri Consigli regionali e poi il Veneto, in rapporto alla popolazione, ha un numero inferiore di consiglieri (60) rispetto ad altre Regioni. Io prendo 8.000 euro al mese, ma sa quanti sono i dirigenti della Regione, delle Asl e così via che guadagnano il doppio? Noi almeno ogni 5 anni dobbiamo essere eletti». «Non ero presente la notte in cui è stata approvata - spiega Atalmi - ma se ci fossi stato avrei votato no».
Prima di arrivare in aula, la prima Commissione, di cui Atalmi fa parte, aveva dato parere favorevole con il voto unanime di maggioranza e opposizione: «Il testo era volutamente criptico, non si capiva niente». «Abbiamo contribuito a rendere attuale il problema dei costi della politica: già i consiglieri regionali hanno dei privilegi, è grave che ci aumentiamo le pensioni mentre fuori è difficile arrivare a fine mese»: la consigliera regionale veneta della Lega Nord Mara Bizzotto si è ribellata fin dall’inizio a quella che chiama la «legge vergogna» e chiede il rispetto dell’Odg votato il 24 gennaio con l’impegno a modificarla e a cancellare anche un vecchio privilegio, quello del contributo sulle spese per il funerale.
«L’impegno preso a gennaio dal Consiglio va mantenuto - insiste la consigliera della Lega Nord - La legge di fine 2006 è vergognosa e se dopo la tornata elettorale il problema non viene affrontato presenterò io stessa un ordine del giorno: non possiamo chiedere sacrifici a tutti mentre noi ci aumentiamo i privilegi».
«E’ un privilegio stupido, privo di senso. Ci sono dei cosiddetti diritti acquisiti che sono di fatto dei privilegi incomprensibili: vanno aboliti, punto e basta». Il consigliere della Margherita Diego Bottacin commenta così le polemiche scoppiate intorno al rimborso delle spese funerarie che spetta ai consiglieri regionali del Veneto.
«Bisogna avere il coraggio di mettere mano ai privilegi dei politici»: così Achille Variati, presidente del Gruppo Consiliare del Partito Democratico Veneto, ha commentato le notizie di stampa che riguardano il trattamento economico dei consiglieri regionali del Veneto.
«Il Veneto non è la Bengodi dei consiglieri regionali italiani»: l’assessore regionale al Bilancio del Veneto Isi Coppola replica così alla polemica innescata da un articolo di Repubblica. E sostiene che «la Regione del Veneto si colloca nelle zone medio-basse della graduatoria dei costi di un Consigliere regionale».