Telefonata tra Fiorani e Grillo. Fassino a Consorte: "Abbiamo una banca. E ora che operazione fai?"
_________________________________________________________________________
(WALTER GALBIATI ed EMILIO RANDACIO) - MILANO - Berlusconi, come Fassino, voleva "essere aggiornato". Le intercettazioni dei politici che pian piano stanno trapelando da Palazzo di Giustizia dipingono il carattere bipartizan delle scalate dei "furbetti del quartierino". Se è vero infatti che la conquista della Banca Nazionale del Lavoro da parte della Unipol per Massimo D'Alema, presidente dei Ds, non era altro che il ritorno alle origini di una banca creata al servizio del mondo cooperativo, la presa di Antonveneta da parte dalla Popolare Italiana corrispondeva invece alla creazione di un polo bancario vicino al centrodestra.
4 luglio 2005
"BERLUSCONI VUOLE ESSERE AGGIORNATO"
Grillo-Fiorani
Grillo: Domani sera mi ha dato appuntamento anche Berlusconi, alle 19, che voleva essere aggiornato.
Fiorani: Sì. E sai, però a questo punto temo che la posizione... noi siamo ad un passo da poter... noi abbiamo già prenotato gli spazi sui giornali per mercoledì.
Grillo: Sì.
Fiorani: fai tu il conto, per annunciare che partiamo con l'Opa.
Grillo: Certo.
Fiorani: Siamo a questo punto, no? Per cui non c'è neanche più nessun dubbio, nessuna incertezza...
Grillo: Non ce n'è.
Fiorani: Se non la sua firma finale sulla autorizzazione che potrebbe...
Grillo: Speriamo, speriamo, speriamo che non ci deluda.
Il riferimento è ad Antonio Fazio, l'ex governatore della Banca d'Italia che in quei giorni doveva dare il via libera all'offerta di Fiorani su Antonveneta.
10 luglio 2005
"RICUCCI, SDOGANATO DA BERLUSCONI E FASSINO"
Grillo-Fiorani
Fiorani: Hai visto che stamattina è apparsa la notizia allora che Unipol manda avanti l'operazione, servito su un piatto d'argento. Voglio vedere se per Unipol hanno usato gli stessi pre... gli stessi prerogativi e gli stessi rigori che hanno usato per noi.
Grillo: E certo.
Fiorani: Quelli alzan la voce, sostengono politicamente, c'è Fassino che parla e ottiene un gran appoggio, per cui Fassino - pensa te che meraviglia - viene... viene lì a sdoganare anche Ricucci o... (parole incomprensibili, nota del perito) la vera mente finanziaria del Paese è Ricucci che viene sdoganato sia da Berlusconi che da Fassino, il che è il colmo dei colmi! ma positivo dico io, eh!
Grillo: Sì, sì.
15 luglio 2005
"HO VISTO BERLUSCONI"
Grillo-Fiorani
Grillo: "Mah, sì adesso stiamo un po' valutando. Adesso tra l'altro, ho visto anche Berlusconi e oggi c'è il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica sul Dpef cui avevano partecipato sia il governatore Fazio che il premier, ndr) e quindi... ci va anche lui, si parleranno quindi insomma... Ma era stato molto utile, è stato molto utile... adesso devo fare ancora una visita.
8 luglio 2005
"IL BEL REGALO" DI RICUCCI A CONSORTE
Latorre-Ricucci
Latorre: Pronto?
Ricucci: Senatore.
Latorre: Ohè.
Ricucci: Abbiamo fatto un bel regalo, eh, gli abbiamo fatto a Gianni.
Latorre: Ah?
Ricucci: Dico, diglielo a Gianni che abbiamo fatto 'sto regalo, eh!
Latorre: Io non... quando parlo con...! Non lo... spero di sentirlo, ma lui, lui in questi giorni siccome è impegnato in questa cosa, si è chiuso ermeticamente, diciamo, chissà se riesco.
Ricucci: No, no. Ha parlato pure con Fassino... Va beh, con Piero... cioè parlava ieri.
Latorre: Ah, ho capito, ho capito.
Ricucci: e quindi gli abbiamo fatto un regalo, gli abbiamo fatto. Su un piatto d'argento gliel'abbiamo servita, eh!
Latorre: Ho capito.
Dopo qualche frase su argomenti personali il discorso riprende.
Ricucci: Gli hai detto a Piero, a Fassino, che lo... l'ho ringraziato? L'hai ringraziato per me?
Latorre: Gliel'ho detto, gliel'ho detto...
18 luglio 2005
"SIAMO PADRONI DI UNA BANCA"
Consorte-Fassino
Consorte: Ciao Piero, sono Gianni.
Fassino: Allora? Siamo padroni della Banca?
Consorte: È chiusa, sì.
Fassino: Siete padroni della banca, io non c'entro niente (ride).
Consorte: Si, sì, è fatta.
Fassino: È fatta.
Consorte: Abbiamo finito proprio cinque minuti fa, è stata una roba durissima però, insomma...
Fassino: E alla fine cosa viene fuori? Fammi un po' il quadro, alla fine.
Consorte: Alla fine viene fuori che noi abbiamo... eh... diciamo quattro banche... dunque, quattro cooperative...
Fassino: Sì..
Consorte: Che sono...
Fassino: Che prendono?
Consorte: Quattro cooperative il 4% (...)
Fassino: Diciamo Adriatica, Liguria...
Consorte: Piemonte... e Modena.
Fassino: E Modena, perfetto. E poi?
Consorte: Poi ci sono, diciamo quattro banche italiane...
Fassino: Sì.
Consorte: Che l'un per l'altra hanno il 12% (...) Poi abbiamo tre banche internazionali, che sono Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank...
Fassino: Uhm...
Consorte: Che hanno l'un per l'altra circa il 14 e 1/2%...
Fassino: 14 e 1/2%...
Consorte: Sì, poi abbiamo Hopa che ha il 4 e 99...
Fassino: Sì
Consorte: Poi abbiamo 2 imprenditori privati: Marcellino Gavio e Pascop, che hanno l'1 e 1/2...
Fassino: Insieme?
Consorte: Insieme. E poi ad oggi c'è Unipol che ha il 15...
Fassino: Chi? Unipol?
Consorte: Unipol. Quindi la prima cosa è che queste quote acquisite sono... sono state acquisite da... non da noi, ma dagli alleati...
Fassino: Uhm
Consorte: Dagli immobiliaristi che sono totalmente fuori...
Fassino: Tu adesso...
Consorte: Io?
Fassino: Che operazione fai dopo questa?
Consorte: Ho lanciato l'Opa!
Fassino: Hai già lanciato l'Opa obbligatoria?
Consorte: Esatto, questa mattina...
Fassino: Sì
Consorte: Allo stesso prezzo...
Fassino: Sì...
Consorte: Al quale sono state fatte le cessioni delle quote delle azioni degli immobiliaristi...
Fassino: Due e sette?
Consorte: Esatto. Per eliminare ogni tipo di speculazione che non... non sono trattate tutte allo stesso modo...
Fassino: E certo, bene!
Consorte: La legge ci avrebbe permesso di lanciare a 2 e 52...
Fassino: E la BBVA cosa offre?
Consorte: 2 e 52, ma in azioni. Noi offriamo soltanto cash!
Fassino: Cazzo!
Consorte: No? Quindi è una cosa totalmente diversa. E in realtà noi abbiamo già in mano il 51 però.
L'attacco di Dedola, avvocato di Consorte
"LO SCIPPO DI ABETE"
Il presidente di Bnl, Luigi Abete, sarebbe stato "tra i responsabili dello scippo di una banca" ai danni di Unipol. È questo il commento di Giovanni Maria Dedola, avvocato dell'ex numero uno della compagnia assicurativa, Giovanni Consorte, lasciando l'Aula 9 del Palazzo di giustizia. "Abete voleva vedere Fassino - ha detto Dedola, spiegando una telefonata tra Fassino e Consorte, prima di un incontro tra l'esponente dei Ds e Abete - per dirgli cose che neanche Fassino capì. Fu poi lo stesso Consorte a spiegargli che il presidente di Bnl voleva innescare un'inchiesta della magistratura e una campagna mediatica per bloccare la scalata". Oltre ad Abete, per capire chi siano i responsabili del tentativo fallito di Unipol di conquistare Bnl, occorre tenere in conto "una telefonata intercettata - afferma Dedola - nella quale Bankitalia chiede informazioni alla Consob sulla scalata e quest'ultima dice: "tutto ok, abbiamo fatto tutti i comunicati insieme"". Il legale si dice pronto "a pubblicare le intercettazioni". Replica della Bnl: il no alla scalata di Unipol arrivò da Bankitalia.