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RASSEGNA STAMPA

n. 1281 del 27/08/2007

CDA PARTECIPATE, SALASSO DA 900 MILA EURO

La Regione pubblica i compensi di 18 società: per gli amministratori emolumenti da capogiro

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VENEZIA. (Simonetta Zanetti )Una partita da quasi 900.000 euro. Annui, lordi. E’ il costo dei soli manager regionali, impiegati a più vario titolo nelle società partecipate dal governo di palazzo Balbi. Lo svela la Regione stessa che da alcuni giorni si è adeguata alla Finanziaria con la pubblicazione dei compensi, pena una sanzione fino 10.000 euro. Diciotto su 24 le partecipate «svelate»: per altre 5 la quota di partecipazione è talmente bassa da non prevedere nomine, mentre in caso di Veneto Nanotech, la nomina del componente è ancora in corso. Ma da un’indagine più approfondita la Regione non è l’unica amministrazione generosa. La Serenissima (partecipata da Comuni, Provincia e privati) incentiva il presidente Dal Lago con un compenso di 160.000€.

La normativa prevede la costituzione o la partecipazione da parte della Regione di società «per attività e servizi inerenti lo sviluppo economico e sociale che, per loro natura, non possono essere delegati a enti locali o espletati avvalendosi dei loro uffici». Attualmente le società partecipate direttamente o tramite Veneto Sviluppo sono 24 e svolgono la loro attività in settori di sviluppo economico e sociale quali innovazione, finanza, infrastrutture, trasporti, gestione patrimoniale e internazionalizzazione.

Tra queste salta all’occhio la gestione di Veneto Strade - progettazione e realizzazione di infrastrutture e servizi di interesse viario - il cui amministratore delegato Silvano Vernizzi, percepisce un compenso (lordo annuo) di 160.000 euro, che va ad aggiungersi agli emolumenti come segretario regionale alle infrastrutture e commissario straordinario del Passante ed un gruzzoletto annuo che ruota attorno ai 350.000 euro, centesimo più centesimo meno. Di tutto rilievo anche l’indennità dei tre consiglieri Riccardo Maraia, Francesco Pietrobon e Nadir Welponer, con 16.500 euro a testa annui.

Secondo classificato nella fortunata classifica dei paperoni Gian Michele Gambato che con la presidenza di Sistemi Territoriali Spa - realizzazione di infrastrutture civili, industriali, ferroviarie, idroviarie e trasporti - racimola 100.000 euro, distanziando di molto il suo vice Maria Luisa Bano che porta a casa 15.000 euro ed i consiglieri Giorgio Carraio, Ugo Battistelli e Giuseppe Fasiol con un gettone annuo di 12.000 euro. Di tutto rispetto anche l’indennizzo di Pier Alessandro Mazzoni, che nel doppio ruolo di presidente e ad di Veneto Acque - realizzazione del modello strutturale degli acquedotti del territorio - riceve 80.000 euro (10 per l’uno e 70 per l’altro).

Più fumosa la questione di Autodromo del Veneto - gestione di autodromi e dell’industria motoristica -. L’indennità lorda annua del presidente Stefano Campoccia (che come consigliere di Aer Tre che gestisce l’aeroporto di Treviso percepisce un’indennità di 5000 euro ed un gettone di 250 a seduta) e del consigliere Martino dall’Oca non è meglio specificata se non con un asterisco che richiama ai 115.000 euro complessivi per i membri del Cda: un bel gruzzolo davvero. C’è poi la truppa dei 50.000 euro con Tiziano Zigiotto, cui la presidenza di Obiettivo Nordest - investimenti collettivi - frutta 51.500 euro (il suo ad Walter Ottolenghi ne prende 15.500); Domenico Antonio Gusso in qualità di amministratore unico della Società veneziana edilizia Canalgrande ne percepisce 45.000, mentre Gianalberto Medori, in qualità di vicepresidente e consigliere delegato di FinEst Spa - attività finanziarie per la promozione della cooperazione economica con i Paesi dell’Est - prende 43.000 euro più un gettone di 258. L’unica donna del giro che conta tra le partecipate è il presidente del Cda di Veneto Sviluppo - la società che si occupa, appunto, di promuovere lo sviluppo attraverso iniziative nei settori produttivi - Irene Gemmo che strappa circa 33.500 euro l’anno, più un gettone di presenza di 227. Nel gruppone dei «poveri» con 20.000 euro Francesco Casa che in qualità di presidente di Terme di Recoaro - sfruttamento delle acque termali - guadagna circa 22.500 euro (il consigliere Giancarlo Lora ne racimola più di 12.000). Giusto qualche centesimo in più di Sandro Tervisanato che con la gestione di Venezia Terminal Passeggeri Spa si assicura 22.000 euro, cui si sommano i 200 a seduta. Più frammentata ma altrettanto considerevole l’indennità lorda annua di Giorgio Simonetto pluriincaricato amministratore delegato di Veneto Innovazione Spa - sviluppo dell’innovazione attraverso raccolta e gestione delle risorse scientifiche, innovative e finanziarie - che all’indennità lorda di 20.000 euro somma un doppio gettone da 250 euro in qualità di presidente del Cda e del comitato esecutivo.


Il Mattino di Padova, 25.08.2007


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