E’ vero che noi italiani siamo un popolo di automobilisti ma con una vita non facile quando siamo alla guida del nostro mezzo di trasporto. Cominciamo a dire che l’automobile è indispensabile per recarsi sul luogo di lavoro. La sicurezza stradale è fondamentale per far sì che si riducano gli incidenti e disciplinare l’automobilista ad una guida corretta, ma in che modo?
Sicuramente ognuno di noi è incappato almeno una volta nel temibile “rilevatore di velocità”. Quell’infernale apparecchio che rileva gli eccessi di velocità e che dopo che lo hai superato ti scatta una bella foto che da lì a poco ti verrà recapitata con tanto di verbale. Risultato: multa ad alto costo (dipende poi dal chilometraggio a cui viaggiavi), per di più punti tolti dalla patente e nei casi più gravi il ritiro della stessa. Come dire oltre al danno la beffa. Tali colonnine sono indicate da un precedente cartello molto spesso poco visibile perché di ridotte dimensioni che recita:”rilevamento automatico della velocità”. In quello stesso istante, istintivamente, il conducente decelera di colpo (anche se viaggia nei limiti prescritti) e sposta l’attenzione alla ricerca di questi aggeggi ed al proprio contachilometri. Il risultato potrebbe essere un tamponamento, perché chi ti sta dietro non fa in tempo a frenare.
Naturalmente ci si chiede:”E la distanza di sicurezza?”. Beh, specie sulle strade statali trafficatissime, oltre che da automobili anche da tir, è impossibile rispettarla perché se lo fai tu c’è sempre il furbo che ruba lo spazio da rispettare pur di avanzare anche di un metro. E’ molto più facile distrarsi in questo modo e ciò può generare situazione di pericolo e di disattenzione, specie quella di stress.
A tal proposito proprio in questi giorni uno di questi rilevatori è stato impiantato sulla strada statale 248 tra il comune di Mussolente ( VI ) e il comune di Romano d’Ezzelino in località San Giacomo. Molti sono stati gli automobilisti che si sono lamentati in quanto quella zona è già fortemente penalizzata a causa del volume di traffico molto alto. E piuttosto che allargare la strada, che pare fosse la soluzione migliore,per dare maggiore scorrevolezza, si è pensato di rendere ancora più difficile la situazione. Ma perché complicarsi la vita? Dov’è la sicurezza? E soprattutto, chi si deve ringraziare per queste brillanti idee?