Cari Amici,
dopo i libri d’impegno sociale e di denuncia che spesso sono oggetto delle nostre attenzioni, colgo oggi, primo giorno dell’anno, l’occasione per segnalarvi un’opera che ritengo quanto mai azzeccata in questo particolare giorno dell’anno. Le emozioni ed i sentimenti sono le sensazioni umane che maggiormente riacquistano vigore durante la notte di capodanno e spesso sono l’oggetto di propositi ed auspici per il nuovo anno.
Ritengo perciò quanto mai opportuno consigliarvi, dato il particolare momento, la lettura di “Frammenti d’amore” di Carlo Manfio, una bellissima raccolta di poesie d’amore in versi. Sono poesie brevi ma cariche di sentimento e di passione, emozioni profuse con molta armonia e delicatezza, dove l’immaginazione del lettore è stimolata nella creazione di scene e momenti che spesso si intrecciano con i rumori ed i colori di paesaggi ed ambienti molto suggestivi.
Ugo Ronzani, nella sua prefazione, rileva che accanto a un rinvigorito interesse per la speculazione filosofica, oggi si manifesta anche la tendenza a frequentare il vasto arcipelago delle emozioni e dei sentimenti. Mai ci sono stati tanti poeti e fruitori della poesia come in questa nostra epoca apparentemente arida e disincantata. Sarà un fenomeno compensativo, un antidoto contro la non comunicazione della chiacchiera mediatica, fatto sta che, mentre un tempo la “società segreta” della poesia consumava i suoi riti in ambienti culturalmente elitari, oggi i poeti stanno diventando espressione diffusa di un sentire comune, che trova altrimenti difficoltà a manifestarsi nel flusso comunicativo corrente.
L’autore si occupa di teatro ed attività culturali fin dal 1974. E’ stato direttore artistico di alcune stagioni teatrali e musicali nel Veneto ed ha ideato, tra le altre, la manifestazione Omaggio a Pietro Gonzaga e organizzato a Belluno i concerti per il decennale della morte di Papa Luciani (1988). Ha promosso e curato l’edizione di Tutto il teatro di Gino Rocca. Ha tenuto laboratori teatrali e collaborato con I Solisti Veneti e il Teatro Scientifico di Verona.