CITTADINI ATTIVI
sito ufficiale della libera associazione di liberi cittadini
CITTADINI ATTIVI per la democrazia e la giustizia
CITTADINI ATTIVI: SCRIVICI per dire la tuaPer ricevere le nostre comunicazioni

HOME PAGE

Home

Aggiungi ai preferiti

SOSTIENICI

Modalità di Sostegno

Modulo di Sostegno

VI SEGNALO

» COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA

» EVASOPOLI

» ''E IO PAGO!'' - L'USO INSANO DEL PUBBLICO DENARO

» ETICA, MORALE E CORRUZIONE NELLA POLITICA

» IL 'LATO OSCURO' DEL PAESE ITALIA

» LA POLITICA ESTERA

» IN DIFESA DEL CITTADINO

» LA POSTA DEI NOSTRI SIMPATIZZANTI

PRESENTAZIONE

Finalità

Statuto

Organizzazione e sedi

NEWS

Editoriali e comunicati

Incontri ed eventi

Calendario
Incontri ed eventi

Rassegna stampa

Notizie dal territorio

DA VEDERE

Archivio foto

Archivio video

Links

CONTATTACI

Scrivici in e-mail

Iscriviti alla newsletter

PRENOTAZIONE AI CONVEGNI

Prenota il tuo posto

Verifica lo stato della richiesta

PER CONOSCERCI MEGLIO

Armando Della Bella

Girotondidelleidee

Mondo Giovani

Marco Bovo

Davide Gobbo

Meno Sprechi Meno Tasse

MODILAUT

Marco Travaglio

Democrazia e Legalità

VISITA ANCHE

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Camera della Repubblica

Comune di Padova

Provincia di Padova

Regione Veneto

Rassegna stampa del Senato

RICERCA

Archivio articoli

editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video

RICERCA AVANZATA



EDITORIALI E COMUNICATI

n. 1467 del 14/03/2008

IRAN ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI : MA E' VERA DEMOCRAZIA ?

Oggi 44 milioni di Iraniani andranno alle urne per eleggere il nuovo parlamento in un clima di rabbia e di tensione.

Di rabbia perchè sono stati cancellati dalla Commissione Elettorale dominata dai conservatori del regime oltre 3.000 candidati riformisti. E quelli ammessi, 4.500 in tutto il Paese, sottoposti a un vero e proprio linciaggio dalla propaganda del regime, quando non minacciati fisicamente dalle sempre attivissime "Guardie della rivoluzione".

I pasdaran sono fedeli al leader supremo (detto anche leader spirituale), il Grande Ayatollah Ali Khamenei (foto), che due giorni fa ha esortato di non votare "per i candidati che il nemico vuole vedere eletti" e scegliere invece quelli che "aiutano il governo e il popolo". Un palese segnale di sostegno all'esecutivo del presidente ultraconservatore Ahmadinejad, già lodato nelle scorse settimane da dallo stesso Khamenei per la sua "resistenza" nel braccio di ferro con l'Occidente sulla questione nucleare.

Per tutto il tempo della campagna elettorale sono stati vietati per una disposizione governativa, e nemmeno in televisione sono consentiti dibattiti tra i candidati. Ecco cosa si deve aspettare da un presidente come Ahamdinejad che Ahmadinejad, il quale non si fa problemi a dichiarare pubblicamente che la democrazia non è mai stata fra gli obiettivi sia del suo governo che della rivoluzione iraniana.


Shorsh Surme, giornalista curdo-iracheno corrispondente, in Italia, della TV satellitare curda


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati