Comunicato stampa inviato a tutte le redazioni e testate giornalistiche
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Fino a poco tempo fa acquistare un’automobile alimentata a diesel era un gran vero risparmio. Ma le cose ultimamente sono tanto cambiate, anzi troppo, perché quel risparmio ora non esiste più, è addirittura peggiorato nel senso inverso: il prezzo del gasolio ha varcato la soglia del 20,2%, ormai costa quanto la benzina e ciò ha vanificato quel risparmio che invogliava gli italiani ad acquistare un’auto nuova. Sembra un raggiro imbastito ad opera d’arte. si pubblicizza molto l’acquisto delle automobili bifuel (benzina–gpl) che naturalmente hanno un costo più alto. Non è che alla fine c’è già pronto lo scherzetto dell’aumento spropositato anche del GPL da parte delle compagnie? Cosa dobbiamo aspettarci?
“L’aumento dei prezzi – dice ARMANDO DELLA BELLA, della lista elettorale “UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI capolista, in Veneto, alla Camera dei Deputati e coordinatore dell’associazione “CITTADINI ATTIVI per la Democrazia e la Giustizia” di Padova – è sempre legato al petrolio; tutto prende il via dal suo aumento, ogni giorno e sempre di più, è una corsa inarrestabile e quindi, continuando a percorrere questa strada e non intervenendo mai con coscienza, prima o dopo sarà la fine, anche perché le risorse energetiche sono in esaurimento. A questo punto è bene cercare di sfruttare le fonti energetiche alternative, come quella eolica o solare.”
“No, in maniera assoluta, al nucleare- osserva ancora il candidato capolista – bisogna riflettere sul fatto provato che l’Italia è una penisola lunga e stretta ed è ad alto rischio sismico. Ricordiamo i terremoti di questo ultimi decenni: il Friuli, il Belice, l’Irpinia e non meno drammatico quello del Molise e dell’Umbria. Noi non vogliamo lasciare, ai nostri figli e nipoti, delle bombe ad orologeria innescate quali potrebbero essere le centrali nucleari. Quindi ribadiamo il nostro no.”
“La soluzione risolutiva sarebbe l’energia alternativa; – conclude Della Bella – è stato calcolato che se convertissimo solo il 20% del fabbisogno energetico all’eolico o al solare, si avrebbe un risparmio di circa 20 miliardi di euro! Quante pensioni si potrebbero adeguare con questa cifra, quante case da poter costruire per le giovani coppie, quanti posti di lavoro potrebbero passare dal precariato al definitivo, quanto sostegno per le famiglie, i disabil e gli anxianii che sono sempre lasciati nel dimenticatoio. Quanto si potrebbe fare investendo nel sociale.”