Comunicato stampa inviato a tutte le redazioni e testate giornalistiche
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E’ incredibile! Viviamo una campagna elettorale in cui si discute solo di Alitalia e pensioni distraendo così l’elettore da tutti gli altri gravi problemi che affliggono il Paese. La pensione è davvero un tema scottante. La pensione dovrebbe essere la continuazione di una vita diciamo tranquilla, dopo anni di lavoro, il meritato riposo. Ma oggi andare in pensione è diventato l’incubo peggiore.
“E’ incredibile come gli schieramenti ne parlino con tanta disinvoltura - dice ARMANDO DELLA BELLA, dell’UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI, capolista in Veneto, alla Camera dei Deputati e coordinatore dell’associazione CITTADINI ATTIVI di Padova – anche perché non hanno mai messo in pratica quello che promettevano. Il penultimo governo non ha aumentato le pensioni di tutti a 500 euro, ma solo di chi aveva già compiuto i 70 anni. L’ultimo governo doveva abolire lo scalone della legge Maroni, ma ha fatto lo scalino. Ma allora come ci si può fidare di ciò che vanno oggi propinando agli elettori?”
“Noi come UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI - osserva ancora il candidato capolista – riteniamo che la riforma delle pensioni debba essere rivista avvicinandola ad un modello simile a quello retributivo in modo tale che un lavoratore possa beneficiare di una pensione che tenda ad avvicinarsi allo stipendio percepito nella vita lavorativa. Soprattutto per i giovani che si affacciano oggi al mondo del lavoro è importantissimo che ciò avvenga, perché l’attuale metodo garantirà una pensione di circa il 30%-40% dell’ultimo stipendio e dopo 40 anni di lavoro. Inoltre le forme di pensione integrativa che oggi si invitano a sottoscrivere non sono per nulla rassicuranti viste le notevoli oscillazioni di borsa di questi ultimi tempi.”
“Le risorse per procedere in questo senso ci sono, - conclude Della Bella –, pensiamo solo ai risparmi derivanti dal taglio dei costi della politica come ad esempio le auto blu che in Italia sono 10 volte quelle degli Stati Uniti, paese che però ha un’estensione pari a 30 volte l’Italia, il taglio degli stipendi d’oro pagati a manager pubblici di aziende che ora sono sull’orlo del fallimento e altro ancora. I sacrifici non devono essere sempre e solo quelli chiesti ai cittadini, ma chi governa deve dare l’esempio, essere il primo a mettersi in gioco. La questione morale, sempre decantata ma mai praticata, è legata all’etica delle persone e quindi facciamo in modo che anche chi va in pensione abbia una vita decorosa.”