Bizzarrie della legge elettorale. Sia in caso di sconfitta che di vittoria alcuni candidati sono certi di "esserci". Avremmo dovuto sceglierli noi... - Siccome i posti si distribuiscono in modo proporzionale rispetto ai voti presi, i primi della lista sono già sicuri di farcela
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Non possiamo dirvi chi vincerà le elezioni. Ma in compenso, e con buona approssimazione, possiamo già dirvi chi saranno gli eletti in Parlamento. E questo prima ancora che entriate nel seggio elettorale per votarli. Sono le bizzarrie - chiamiamole così - della legge elettorale che consente ai partiti che si divideranno in quote proporzionale il voto, di distribuire i posti. Dunque vista la collocazione in lista decisa dai partiti possiamo tranquillamente dire che tutti i "big" padovani piazzati da Pdl e Partito Democratico, più l'Udc e con l'outsider Lega hanno già un posto assicurato.
IL VOTO
Funziona così: siccome ci sono dei seggi (ovvero posti in parlamento) da dividere, chi ha più voti ne prende di più. Mettiamo che siano 50 i posti a disposizione. Un partito prende il 10 per cento? Avrà 5 posti e si comincerà a contarli, nella sua lista, dal primo fino al numero 5. Il meccanismo in verità è più complesso, ma abbiamo fatto un esempio alla buona per capire. Con questo sistema abbiamo calcolato che saranno quattordici più... uno i padovani die maggiori partiti già sicuri di entrare in Parlamento.
IL PDL
Nel 2006 furono eletti 9 senatori (6 di Fi e 3 di An) e 10 deputati per il "Veneto 1" (7 di Fi e 3 di An). Come è probabile il Pdl vincerà nel Veneto al Senato, così avrà il premio di maggioranza e i senatori aumenteranno almeno a 11-12. E se l'Udc non dovesse superare lo sbarramento dell'8 per cento necessario per entrare nel computo dei partiti ammessi ai seggi il PdL prenderebbe anche i due suoi. Ma almeno uno però dovrebbe "lasciarlo" alla Lega con la quale il Pdl deve spalmare il premio di maggioranza. In caso di sconfitta inoltre il PdL non scenderebbe a meno di dieci. Dunque i nostri ci sono tutti: Galan (è al numero 1 della lista), Casellati (3), Saia (5) e Longo (9).
Per quanto riguarda "Veneto 1" alla Camera la previsione del premio di maggioranza in caso di vittoria porterebbe il Pdl dagli attuali 10 almeno a 12 parlamentari. I primi due nomi in lista sono Berlusconi e Fini che opteranno per essere eletti in un'altra circoscrizione. Per gli altri in caso di vittoria il premio di maggioranza nazionale garantirebbe l'elezione al minimo fino al 14. posto. In caso di sconfitta invece le posizioni a rischio sono dal 12. posto in poi, perché almeno 10 il Pdl li porterebbe a casa. Dunque - sempre con Berlusconi e Fini optanti per un'altra circoscrizione - tutti i nostri sono sicuri: Ghedini (al numero 3 in lista) Ascierto (7) Zorzato (8) Milanato (9) Destro (10) e Gardini (11).
LA LEGA
La Lega è data in forte ascesa e dunque in caso di vittoria del centrodestra per la Camera nel "Veneto 1" aumenterebbe di 2 seggi, da tre a cinque. E qui entra in scena Massimo Bitonci che è sesto nella lista, ma il primo è Bossi che opterà per essere eletto in Lombardia. In caso di sconfitta invece Bitonci sarebbe fuori. Per questo abbiamo detto quattordici più... uno. L'ultimo sarebbe lui.
L'UDC
Per quanto riguarda l'Udc, De Poli è al numero 3 della Camera. Ed è strasicuro di farcela perché l'Udc supererà il 4 per cento a livello nazionale. Molto difficile la situazione del presidente dell'Upa, Walter Dalla Costa al Senato, dove è terzo. Qui l'Udc deve raggiungere l'8 per cento per fare un seggio, o al massimo due. Solo se il capolista D'Onofrio potrebbe opta per essere eletto da un'altra parte potrebbe rientrare Dalla Costa.
IL PD
Per quanto riguarda il Partito democratico la situazione è speculare al PdL . Con un partito intorno al 30 per cento dei consensi le previsioni sono di avere 7 onorevoli sicuri nella Circoscrizione "Veneto 1". Che potrebbero aumentare fino a 9 in caso di vittoria nazionale e relativo premio di maggioranza. Così Naccarato (in lista al numero 2) e Miotto (3) sono già sicuri di entrare. Durissima per Colasio (9). Al Senato il premio di maggioranza si vince coi voti presi a livello della regione. E qui a meno di un miracolo difficilmente il Pd potrà ottenerlo. Dunque potrebbe portare a casa da 7 a 10 senatori. Dipenderà se Udc e Sinistra Arcobaleno raggiungeranno la soglia dell'8 per cento. E Paolo Giaretta è al numero 3 in lista, quindi è sicuro.
GLI... ALTRI
Poi c'è la partita degli... altri, ovvero di coloro che con gli altri partiti politici hanno poche velleità di raggiungere la percentuale di voti necessaria per fare un seggio, ma ci provano lo stesso. Da notare che in questa speciale classifica ci sono ben quattro capilista di Padova. Per la Camera Paolo Caratossidis per Forza Nuova, Giorgio Vido per la Liga Veneta Repubblica, Monica Balbinot per L'Intesa Veneta e ARMANDO DELLA BELLA per l'UNIONE DEMOCRATICA dei CONSUMATORI. Infine per il Senato sarà capolista de L'Intesa Veneta Carlo Covi. (Mauro Giacon)