Nell'ambito della nostra consueta rassegna politico-culturale 2009/2010 denominata "INCONTRI CON GLI AUTORI & ALTRO...", PATROCINATA dal COMUNE DI PADOVA (nella persona al Sindaco di Padova Flavio Zanonato e rispettivo Assessorato alla Cultura), e dalla PROVINCIA di PADOVA (nella persona della Presidente della Provincia di Padova, Barbara Degani e del rispettivo Assessorato alla Cultura), segnaliamo a tutti gli interessati che:
la presidente della "Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia" SONIA ALFANO la cui associazione si propone di fornire tutti i mezzi necessari per la diffusione dell’immenso patrimonio morale delle vittime di mafia, convinta com'è che parlare ai giovani ed alla cittadinanza, dialogare con le istituzioni, organizzare incontri, dibattiti, denunciare le connivenze e lo strapotere mafioso, sia l’unico modo per non far vincere la mafia che ha provato, tramite la violenza, a zittire centinaia di liberi cittadini
il giornalista e scrittore GIANNI BARBACETTO, autore dei libri"SE TELEFONANDO", prefazione di Roberto Scarpinato, procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo, e "IL GRANDE VECCHIO", edizione BUR. "SE TELEFONANDO" è un libro che discute la scelta sulle intercettazioni che presto non potremo più leggere, a causa di una legge che mette il bavaglio all'informazione. Così Antonio Fazio sarebbe probabilmente ancora governatore della Banca d'Italia, Luciano Moggi sarebbe ancora il centro del sistema "rubascudetti", Nicolò Pollari sarebbe direttore del Sismi e Pio Pompa il suo spacciatore di dossier, Stefano Ricucci un importante azionista del Corriere, Gianpiero Fiorani avrebbe espugnato a debito la Banca Antonveneta e Gianni Consorte la Bnl (e chissà che crac, in questi anni di crisi finanziaria internazionale). Wanna Marchi avrebbe continuato a lungo a vendere i suoi filtri miracolosi. E nessuno avrebbe saputo nulla neppure dell'incredibile storia della clinica Santa Rita di Milano, dove gli interventi chirurgici erano decisi in nome del guadagno. Ne "IL GRANDE VECCHIO" l'autore racconta di una lunga stagione della storia italiana in cui forze sotterranee e occulte si sono di volta in volta incrociate, sommate o scontrate con le forze visibili della politica, dell'economia, della società in una guerra segreta tra l'Occidente e il blocco comunista. Una guerra a bassa intensità, non ortodossa, non convenzionale, che però ha provocato tantissime vittime e ha inquinato per sempre la vita della nostra Repubblica. Oggi questa guerra è finita, ma la verità resta indicibile. E i processi - piazza Fontana, piazza della Loggia, Italicus, Gladio, P2 - si chiudono e si riaprono, senza quasi mai poter accertare in via definitiva i colpevoli. Due generazioni di magistrati si sono spesi a cercare la verità. Sono sempre stati fermati poco prima di svelarla. Eppure, le loro inchieste e le loro sentenze hanno dimostrato che, senza l'intervento dei servizi e le coperture internazionali, non una delle stragi italiane sarebbe stata commessa e, se commessa, non sarebbe potuta rimanere impunita. E che solo guardandole tutte insieme se ne può capire il senso. Perché il Grande Vecchio altro non è che un sistema di poteri. Nel quadro della guerra fredda e della sovranità limitata dell'Italia, alla legalità ufficiale si è sostituita una "legalità" sotterranea con regole inconfessabili che, al di là degli obiettivi iniziali, è cresciuta a dismisura: l'eversione di Stato ha nutrito la corruzione politica e si è saldata con la criminalità organizzata
Il fratello del giudice Paolo Borsellino, SALVATORE BORSELLINO. Paolo Borsellino fu ucciso il 19 luglio 1992; quel giorno egli si reca insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove vive sua madre. Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo esplode, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista “MicroMega”, Borsellino parlò della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di Cosa Nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate. I fratelli di Paolo, Rita e Salvatore, da allora hanno sempre manifestato pubblicamente il loro impegno in memoria del fratello ucciso, denunciando alla pubblica opinione tutto quanto non funziona nel nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, il malgoverno e le collusioni tra politica e mafia. Sempre in prima fila nella lotta alla criminalità organizzata, Salvatore Borsellino gira per le scuole di tutta Italia cercando di trasferire la sua rabbia ai giovani affinché non si dimentichi ciò che è successo, affinché quella di oggi possa essere la generazione del cambiamento:
sono i relatori del nostro 4° incontro dal titolo: MAFIA, CRIMINALITA' ORGANIZZATA, SERVIZI SEGRETI, GIUDICI IN TRINCEA, EROI DI STATO, TRAME SEGRETE, SENSO DEL DOVERE, STATO DI DIRITTO, DEMOCRAZIA, LIBERTA', INTERCETTAZIONI, BAVAGLIO, INFORMAZIONE: QUALE ITALIA?…
che si terrà, come sempre, a PADOVA, il GIORNO 11 GIUGNO 2010, alle ore 20.30, presso la sala convegni comunale denominata "FORNACE CAROTTA", sita in via SIRACUSA nr. 61, quartiere SACRA FAMIGLIA.
Introdurrà la serata: ARMANDO DELLA BELLA, coordinatore di CITTADINI ATTIVI
Presiederà il dibattito FERDINANDO AVARINO, giornalista di RETEVENETA (www.reteveneta.it), responsabile della redazione di Padova
Coordinerà l'evento SANDRO BIANDA, giornalista, già direttore di testate giornalistiche, televisive e radiofoniche, direttore di RADIO GAMMA5, conduttore di programmi su FREE CHANNEL TV, EDEN TV e altre tv private
PS: notizia dell'ultima ora: Siamo molto contenti ed orgogliosi! SALVATORE BORSELLINO, seppur non in buonissima salute, conferma che comunque sarà con noi. Si collegherà in diretta videotelefonica con la sala convegni. Grazie Salvatore! Il tuo è un gesto di generosità al servizio del pubblico che commuove tutti noi...
Ospite della serata BENNY CALASANZIO, socio della "Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia", siciliano, laureato in "Scienze della Comunicazione", collaboratore di alcuni quotidiani tra cui "Il Fatto Quotidiano", da due anni impegnato nel raccontare la storia del nonno e dello zio, Giuseppe e Paolo Borsellino (omonimi), piccoli imprenditori uccisi da "Cosa Nostra" per non aver ceduto alle richieste estorsive mafiose, tragico racconto che, durante questa serata, riproporrà a beneficio di tutti i presenti.
ENTRATA LIBERA (sarà molto gradita un'offerta libera quale contributo alle spese di organizzazione e gestione)
Durante la serata sarà possibile acquistare i libri degli autori presenti in sala
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Si rende noto che è stato attivato, sempre sul nostro sito web www.cittadiniattivi.it, il sistema di PRENOTAZIONE ONLINE DEL POSTO A SEDERE in sala. Se interessati, vi consigliamo vivamente di cogliere questa nuova opportunità per prenotare la vostra presenza in sala. La prenotazione è individuale. EFFETTUARE UNA PRENOTAZIONE PER OGNI PERSONA INDICANDO NEL CAMPO NOTE LE EVENTUALI VICINANZE (CLICCA QUI PER PRENOTARE IL TUO POSTO IN SALA E POI CLICCA SUL TITOLO DEL CONVEGNO).
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INFORMAZIONI PER RAGGIUNGERE IL LUOGO DEL CONVEGNO:
Uscita casello Padova Ovest, Girare a sinistra su Via Po, Continuare su: SP47 in direzione di: SS14 ROVIGO, SS11 VICENZA, A13 BOLOGNA. Prendere l'uscita in direzione: AEROPORTO, A13 BOLOGNA, SS14 ROVIGO, SS11 VICENZA, ABANO T. Prendere l'uscita nr 4 in direzione: Cavalcavia Chiesanuova. Entrare in Padova, Continuare su: Cavalcavia Chiesanuova, Girare a destra: Via Vicenza (0.4km), Continuare su: Via Volturno (0.5km), Continuare su: Via Milazzo (0.4km), Alla rotonda, Via Sorio, prendere la 2° uscita Continuare su: Via Cernaia (0.6km) Alla rotonda, Via Cernaia, prendere la 1° uscita Continuare su: Via Goito (0.4km), Girare a destra: Via Palermo (0.2km), Girare a sinistra: Via Siracusa (0.3km).
AUTOBUS: dalla STAZIONE FERROVIARIA, linea numero 18, fermata VIA SIRACUSA.
Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria dell'associazione ai seguenti numeri di telefono: 049/720999 - 347/2763141, od inviare una e-mail all'indirizzo: info@cittadiniattivi.it.
Vi aspettiamo numerosi.