Sono esterrefatto della risposta dell’assessore Zan all’interrogazione IDV che chiedeva lo stop ai rifiuti campani bruciati nell’inceneritore di Camin, sminuendone la pericolosità e vedendo un inquinamento più accentuato nei fumi dell’impianto di cremazione al cimitero cittadino.
A parte questo accostamento fra spazzatura e defunti che ritengo assolutamente infelice ed irrispettoso per i defunti e per chi si avvale del metodo della cremazione (defunti come spazzatura, suvvia assessore!), vorrei chiedere all’assessore Zan se è consapevole dei materiali che effettivamente vengono bruciati nell’inceneritore?
E’ a conoscenza l’assessore Zan che , anche nella nostra raccolta differenziata, nel secco (che viene bruciato), da qualche tempo viene fatto confluire anche il polistirolo espanso? (di questo ho alcune testimonianze di cittadini , invitati dagli stessi operatori ecologici a desistere dal far confluire il polistirolo ne cassonetto della plastica anziché in quello del secco).
E consapevole il nostro assessore dei rischi della combustione del polistirolo e di quanta diossina può derivare dalla combustione dei rifiuti campani che probabilmente non eccellono nella selezione rigorosa dei materiali?
E poi, se ci sono delle responsabilità che derivano dalle competenze, (è la Regione che dà il permesso) ,perché non si limita alla constatazione dell’ incompetenza dell’Amministrazione Comunale ( Il Comune non ha voce in capitolo sulle scelte dell’Azienda – dice Zan).
Ma soprattutto, e questo, a mio avviso è il punto: siamo veramente sicuri che il Comune non possa influire sulle scelte di Acegas-APS Azienda municipalizzata con il Comune di Padova come socio di maggioranza relativa?