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n. 1956 del 07/03/2012

8 MARZO, UN GIORNO, UN ANNO

Molti anni sono passati da quel lontano 1908, quando a New York, 129 operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo, furono bloccate le porte della fabbrica per impedire alle stesse di uscire dallo stabilimento. Scoppiò un incendio doloso e le donne prigioniere all'interno dello stabilimento, morirono tutte, arse dalle fiamme.

Forse non è necessario dedicare solo un giorno per esaltare ciò che di prezioso la natura ha creato ma è importante ricordarlo tutti i giorni della sua esistenza. Quella dell’8 marzo è una ricorrenza che, ogni anno, assume un significato diverso, perché diverso è il contesto sociale nel quale viene celebrata. I tempi cambiano e con essi anche le donne. Quello che resta sempre uguale negli anni e nei secoli, è lo spirito che le anima, la forza che le contraddistingue e il contributo che, ciascuna nel proprio ambito, nella propria quotidianità e posizione, riesce a dare: lavoratrice instancabile ed educatrice paziente. Le sue spalle son più forti di quel che si pensa e spesso solo su di esse poggia il destino di molti.

Come associazione ed io per primo, ci sentiamo perciò chiamati a promuovere il superamento delle discriminazioni di genere nell’accesso al mondo del lavoro e agli inquadramenti apicali, a garantirne la parità retributiva, le pari opportunità di accesso, di crescita culturale e di professionalità, anche nella diversità, a promuovere una piena occupazione con occhio attento alle nuove generazioni, a contenere la disoccupazione che risulta essere da sempre superiore, di un paio di punti percentuali, a quella maschile, a convincere chi di dovere ad investire nel welfare e nei servizi alla famiglia, favorendo l’uso di tutti quegli strumenti d’impiego contrattuale che possono favorire una sana politica a sostegno della famiglia, della cura dei propri figli e molto altro ancora…

Libertà e parità sono sostantivi che si declinano al femminile… e forse non è proprio del tutto casuale…

Un caro saluto ed un sentito abbraccio a tutte Voi.


Armando Della Bella, coordinatore di CITTADINI ATTIVI


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