Abbiamo presentato alla Società Trenitalia un esposto/reclamo su una quanto mai singolare “coincidenza”.
Il treno FrecciaBianca 35828 sulla tratta Lecce–Venezia, in data 25/8/2016, ha viaggiato con la carrozza n° 7 priva di climatizzazione, causa guasto. Circa un anno dopo, e precisamente in data 21/7/2017 il treno FrecciaBianca 8881, sulla tratta Venezia-Lecce, ha viaggiato con la carrozza n° 7 priva di climatizzazione, sempre causa guasto. Pochi giorni dopo il treno FrecciaBianca 8888, sempre sulla tratta Lecce-Venezia ha viaggiato sempre con la carrozza n° 7 e sempre priva di climatizzazione.
Una serie di coincidenze strabilianti! Abbiamo chiesto a Trenitalia una spiegazione.
Possibile che al cittadino sia chiesto di pagare un biglietto il cui costo è pari, in media, a circa 100 euro per un viaggio infernale con temperature di 30/35 gradi? Il capotreno, in ogni occasione, ha invitato i passeggeri a cambiare vagone. C’erano bambini e persone anziane che non trovavano posto negli altri vagoni. Alcuni passeggeri sono stati costretti a viaggiare, per molre ore, in piedi o sedendosi sui sostegni porta-valigie con evidenti rischi per la propria incolumità. Scene inaccettabili di disagio e di sofferenza di persone, bimbi ed anziani.
Possibile che Trenitalia non sia in grado, in un anno di tempo, di riparare l’impianto di climatizzazione della carrozza n° 7 del FrecciaBianca Lecce-Venezia? Oppure dovremmo essere indotti a ritenere che, in realtà, non lo si voglia fare? Quanto abbiamo riferito è ovviamente frutto di una verifica eseguita a campione, ma il tutto fa pensare che, nell’arco di un anno, il fenomeno si sia ripetuto più volte.
Vi terremo informati sull’evoluzione della situazione.