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n. 2150 del 18/10/2010

LA PIU’ AMATA DAGLI ITALIANI

Maricica Hahaianu, infermiera romena 32enne, non c’è l’ha fatta. Dopo una settimana di coma, la donna è morta al Policlinico Casilino. Era stata aggredita da un ventenne romano, Alessio Burtone, che alla stazione del metrò Anagnina di Roma, le aveva sferrato un pugno in pieno volto, pare per un posto in coda non rispettato. Una reazione eccessiva per l’accaduto. Ed eccessiva è anche la reazione degli amici della proprietaria di un cane che, non legato al guinzaglio e attraversata una strada periferica di Milano, viene incolpevolmente investito da un tassista di passaggio, Luca Massari. Sebbene il conducente si affretti ad uscire dall’auto scusandosi per l’increscioso episodio, viene comunque massacrato di botte e ridotto in fin di vita: un cazzotto gli fa perdere l’equilibrio, l’uomo cade all’indietro e con la testa urta lo spigolo del marciapiede. Un colpo secco. Il tassista resta sull’asfalto, non si muove più, è già in arresto cardiaco. Oltre alla testa, ha lesioni a un polmone e alla milza. E non ci si può dimenticare di Vanessa Russo, 23 anni, uccisa brutalmente dalla punta di un ombrello di una giovane donna romena che, insieme con un'amica, aveva innescato la rissa con la vittima, sfociata in violenza inaudita proprio al momento di scendere dalla metropolitana della linea B, alla stazione Termini di Roma. Ma che mondo è mai questo? Casualità? Sfortuna? Non direi… Qui tutto è sempre avvenuto nella quasi totale indifferenza dei presenti e dei passanti che addirittura in alcuni casi si sono preoccupati di scansare il ferito, quasi morente, se non addirittura scavalcandolo, come si fa con un tombino delle fognature stando molto attenti a non infilarci il tacco a spillo, per non restare poi impigliati… Ma forse, oggi, ai tempi nostri, tra i due non c’è molta differenza…

Eh sì, ormai vige la legge del Far-West. I rapporti interpersonali non esistono più, Il rispetto e l’educazione sono parole di cui si è perso il significato, che sanno di retrogrado. La dignità umana è un disvalore, un ostacolo alla carriera ed alla scalata del potere, specie in politica. Gli avvenimenti di queste ultime settimane ne sono la prova. L’avversario politico si sconfigge a suon di dossier, veri o falsi che essi siano; gli si applica il “metodo Boffo”, salvo poi, forse, scusarsi in ventesima pagina. Non certo con il confronto delle idee. Queste purtroppo sono modalità che richiedono troppo tempo per essere applicate, per ottenere il risultato sperato e che, soprattutto, hanno un grosso difetto: richiedono competenza e conoscenza dei problemi. Tempo sprecato! Ed è proprio da questo tipico esempio dato dalla classe politica che poi ne derivano, nel sociale, i conseguenti atteggiamenti cinici e menefreghistici…

Violenza inaudita, si diceva, al di là dell’immaginabile e del comprensibile. Una fresca mattina di agosto, Oleg, sceglie con lucida casualità, a cento metri da casa, a Milano, la sua preda. Si chiamava Emlou Arvesu, filippina, madre di due figli di 11 e 17 anni. Massacrata di pugni e senza motivo. Questo il terribile epilogo di una precedente lite di Oleg con la propria compagna. Anche qui nella più totale indifferenza. Come nessuno intervenne qualche mese fa, a Napoli, quando tre camorristi spararono passando davanti all' affollata stazione di Montesanto. Petru Birlandeanu, un musicista romeno che viveva suonando la fisarmonica sui treni, fu colpito a una gamba e al torace mentre con la moglie cercava riparo nella stazione. Petru arrivò ai tornelli e cadde al suolo. Accanto c'erano altri viaggiatori che guardavano incuriositi. C’è chi parla al telefonino, chi si preoccupa di obliterare il biglietto. Per mezz'ora Petru è rimasto per terra senza che nessuno facesse nulla. Nella più totale indifferenza.

La stessa indifferenza dimostrata dagli avventori del bar rione Sanità, a Napoli, quando la scorsa primavera fu assassinato, a freddo, il pregiudicato Mariano Bacioterracino. La gente, con lui disteso sul selciato poco fuori dal locale, ha continuato tranquillamente ad entrare ed uscire dal locale. Per lunghi minuti è rimasto agonizzante per terra senza che nessuno si avvicinasse. Addirittura due persone ne scavalcarono il corpo esanime come si fa con qualsiasi ostacolo che incontriamo lungo il nostro cammino.

Una cosa è a fattor comune: quanto si è potuto vedere e raccontare, lo si deve SOLO grazie ai servizi di videosorveglianza installati sul posto. E la cosa, di per sé stessa, è drammatica! Del resto l’attenzione dell’opinione pubblica oggi è indirizzata verso altri problemi: ad esempio le cucine. Sì però mica una qualsiasi… e no, caspita, qui si parla della più amata dagli italiani. Vuoi mettere?


Armando Della Bella


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati