Quante volte ci siamo chiesti perché il prezzo del carburante alla pompa saliva sempre e mai scendeva anche in flessione del prezzo del barile e ogni volta il sospetto che fosse in atto una speculazione a danno delle tasche dei contribuenti italiani ci assaliva.
Ora parrebbe certo. La Guardia di Finanza di Varese ha comunicato di aver accertato "il rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative" da parte di alcune compagnie petrolifere a danno degli utenti finali, nell'ambito di un'inchiesta che vede coinvolte alcune delle più note compagnie petrolifere internazionali.
“I finanzieri hanno proceduto anche al raffronto con i prezzi praticati negli altri Paesi dell'Unione europea nello stesso periodo, rilevando prezzi medi in Italia maggiori della media dei prezzi Ue, ciò a causa, perlopiù, dell'inadeguatezza della rete distributiva", si legge nel comunicato delle Fiamme Gialle.
Al termine delle indagini, spiega la nota, il gip del Tribunale di Varese ha riconosciuto "l'esistenza di un rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative commesse dagli organi apicali delle compagnie petrolifere".