Continua la raccolta firme avviata dai comitati dei cittadini contro il progetto di ampliamento della distilleria Bonollo, marchio noto a livello nazionale per la famosa grappa. Un mini “caso Ilva” anche al nord, a Conselve, nel padovano.
La proposta di riqualificazione della distilleria – che risiede da oltre 40 anni in un’area ad alta densità abitativa - non convince, così come viene bocciata l’idea di costruire un impianto di biogas da un megawatt all’interno dello stabilimento. Preoccupa l’impatto ambientale che avrà la distilleria, da anni al centro delle proteste dei residenti e sorvegliata speciale da parte della Provincia di Padova e dell’Arpav regionale.
Le ispezioni e i rilievi effettuati hanno evidenziato il superamento dei limiti per alcuni inquinanti quali monossido di carbonio, ossidi di azoto, benzene, alcool etilico, acetone, polveri sottili, nonché errata tenuta di alcuni registri, scarichi illegali nei fossi, inquinamento acustico notturno e odori acri, “schifezze” che da anni minano la salute dei residenti.