Salutiamo con piacere la recente intesa tra governo e parti sociali per la conciliazione degli orari tra lavoro e famiglia, una conquista del mondo del lavoro che abbiamo da sempre richiesto a gran voce. Quest’intesa costituirà la linea guida per le prossime trattative aziendali e nazionali.
In particolare il negoziato si dovrà esercitare su regimi d’orario di lavoro modulati su base semestrale o annuale, possibilità dell’impiego del telelavoro in alternativa ai congedi facoltativi o parentali, particolari forme di flessibilità d’orario in entrata o in uscita per i primi tre anni di vita del bambino, trasformazione temporanea del lavoro dal tempo pieno a quello parziale per i primi cinque anni di vita del bambino, utilizzo dei permessi accantonati in flessibilità individuale o banca delle ore, possibilità di concordare con il datore di lavoro, nel caso di coniuge o parente entro il secondo grado gravemente infermo, diverse modalità d’espletamento temporaneo dell’attività lavorativa, asili nido aziendali/interaziendali ovvero attivazione del trasporto da e per gli asili pubblici, istituzione di fondi bilaterali per il sostegno alle politiche di conciliazione.
Tra un anno sarà effettuata una verifica sull’attuazione effettiva delle nuove forme di flessibilità nell’ambito del piano nazionale 2020 di inclusione delle donne nel mondo del lavoro. Una riflessione doverosa per un Paese che si vuol definire civile, moderno e attento al suo futuro.