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EDITORIALI E COMUNICATI

n. 2194 del 19/03/2010

MARCO TRAVAGLIO A PADOVA

Continua la rassegna “Incontri con gli Autori & altro”, organizzata dall'associazione “CITTADINI ATTIVI”, ormai al sesto anno di attività. Il 19 marzo 2010, sempre a Padova davanti ad un foltissimo pubblico - erano oltre 1000 le prenotazioni ricevute che il “Teatro ai Colli”, nuova sede prescelta per l'occasione al posto della tradizionale sala convegni “Fornace Carotta” perchè tre volte più capiente, non è riuscito a contenere completamente - si è svolto il terzo dei quattro convegni previsti nel programma 2009/2010. L'ultimo incontro si terrà il 28 maggio 2010, sempre a Padova, con la presenza del giudice Piercamillo Davigo, dei giornalisti Gianni Barbacetto e Sandro Provvisionato e di Sonia Alfano, presidente del comitato “Parenti vittime di mafia”.

“Giudici corrotti, bilanci falsi, evasione fiscale, leggi pret-a-porter, piano di rinascita democratica, intercettazioni, indulto, lodo, processo breve, mafiopoli, soldi, politica, giustizia, malaffare: QUALE ITALIA?” è stato il tema della serata, introdotta dal coordinatore di “CITTADINI ATTIVI”, Armando Della Bella, presieduta dalla giornalista Cristina Catarinicchia e coordinata dal giornalista Sandro Bianda, serata alla quale è intervenuto MARCO TRAVAGLIO. Con Travaglio era prevista anche la presenza di CARLO VULPIO, giornalista del “Corriere della Sera”, che però all'ultimo minuto ha dato forfait per ragioni di salute. “Ad Personam” era l'ultimo libro scritto da Travaglio – editore Chiarelettere - presentato durante la serata.

Grande interesse ha riscosso la serata con un pubblico molto attento a quanto raccontava Marco Travaglio, dalla inutilità sulla proposta di legge sulle intercettazioni - “...ma se hai già scoperto il colpevole del reato che cavolo lo intercetti a fare, l'arresti ovviamente... le intercettazioni le devi usare prima, appunto per scoprire il colpevole...” - alla recente inchiesta di Trani - “... sono orgoglioso di avere fatto, insieme ad altri colleghi un giornale che ha dato per primo la notizia dell'inchiesta di Trani...” - al segreto istruttorio - “...abbiamo violato il segreto, certo, siamo lì apposta...” - alla libera informazione - “...il cittadino ha il diritto di sapere come si muove Berlusconi e chiunque al posto suo nei confronti di una Autorità di Garanzia che indipendente non lo è perché formata da mandati e mandanti dei partiti...”. Le intercettazioni in Italia sono regolari perché disposte dalla Magistratura, continua Travaglio, mentre quelle abusive sono quelle disposte dai servizi segreti perché non autorizzate da un magistrato ed io, conclude il giornalista, sono convinto di essere, in questo secondo caso, intercettato. Ma tanto, chiosa lo scrittore, loro sentono quello che poi, il giorno dopo, scriverò sul mio giornale.

I nostri parlamentari, continua Travaglio “hanno paura di essere beccati mentre parlano con delle persone intercettate” cioè con tutta la gente con cui potrebbero parlare “loro parlano sempre con qualcuno di quei 15.000 che sono intercettati ogni anno e che sono la crema della criminalità... non ammettono al telefono altri interlocutori e poi dicono: mi hanno intercettato...”. Se telefonassero qualche volta alla Comunità di Sant'Egidio od alla Caritas vedrebbero che non sono intercettati e – conclude Travaglio - “stavo anche per dire la Protezione Civile ma, forse, è meglio che lasciamo perdere...”.


Giano Di Firenze


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati