A tutti i lettori che spesso ci chiedono delucidazioni in merito, ricordiamo che, con Legge 3 agosto 2009 n° 108, il legislatore ha equiparato il diploma di “Infermiera Volontaria” della Croce Rossa Italiana all’attestato di qualifica di “Operatore Socio-Sanitario Specializzato” (OSSS). Tutte le allieve C.R.I., superati gli esami, acquisiscono la qualifica di II.VV. conseguendo così un diploma. La normativa restituisce, alle II.VV., la qualifica in ambito civile rendendola efficace a tutti gli effetti. L’equiparazione consente la possibilità d’impiego, a seguito di concorso, sia nell’ambito pubblico che in quello privato.
Nell’ambito dell’introduzione di nuove e più specializzate figure professionali nel SSN, in aggiunta o sostituzione delle tradizionali, le province di Trento e Bolzano, seguite poi dalla regione Veneto, furono, al tempo, primi a stipulare una serie di accordi tra “Stato – Regione” che definirono prima l’operatore socio-sanitario (OSS) e poi l’operatore socio-sanitario specializzato (OSSS).
L’OSSS può collaborare con l’infermiere professionale e/o l’ostetrica nella esecuzione di alcune attività di tipo infermieristico e di alcune mansioni assistenziali in conformità alle direttive del responsabile di settore.
Un’ottima opportunità d’impiego, quindi, per tanti giovani volontari in una professione che oggi sconta la disponibilità di personale qualificato. Numerose infatti sono le presenze di operatori sanitari che lavorano nei nostri nosocomi e che provengono dai paesi dell’est d’Europa.