L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha assunto un insieme di provvedimenti di regolazione per il servizio idrico integrato. In particolare, ha approvato il metodo transitorio per la determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato negli anni 2012-2013, ha avviato un’istruttoria conoscitiva per verificare alcuni comportamenti dei gestori, potenzialmente non conformi alla normativa vigente e lesivi dei diritti degli utenti, ed ha approvato la prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione. Questi provvedimenti sono finalizzati a rendere il quadro di regole più chiaro, certo e stabile.
La nuova metodologia non determina le tariffe, ma definisce i criteri per la loro quantificazione, prevede cioè che, nella fase transitoria, sia mantenuta un’articolazione tariffaria per gestore/ambito tariffario analoga alla preesistente e che gli Enti d’ambito preposti abbiano tempo fino alla fine di marzo per sottoporre ad approvazione dell’Autorità le nuove proposte tariffarie per gli ambiti di propria competenza.
A salvaguardia dell’impatto sugli utenti finali vengono introdotti, per il biennio, un limite di variazione della tariffa, in analogia con quanto previsto dal metodo attualmente applicato e una verifica specifica sulla validità delle informazioni fornite e la corretta applicazione dei nuovi criteri, nei casi di incrementi tariffari superiori.
Suscita perplessità che, in modo automatico, le tariffe dell'acqua siano indicizzate all'inflazione. La scelta potrebbe rivelarsi un onere eccessivo a carico di pensionati e lavoratori le cui entrate invece, come segnala l’Istat, aumentano solo della metà del valore dell’indice inflattivo.