Fate attenzione al pieno, specie in questo momento di crisi. Azzerate il contachilometri parziale e verificate quanto il gestore del distributore vi riporta sulla scheda carburante. Le “fregature” sono all’ordine del giorno.
Recentemente, in alcuni impianti di benzina del Padovano, la Guardia di Finanza ha riscontrato delle vere e proprie truffe ai danni dei clienti automobilisti e trasportatori, con l’addebito sulla carta carburante di un maggiore numero di litri di carburante o l'erogazione di una quantità minore di quella apparsa sui display.
Si pensi che due soli gestori di distributori sono riusciti a sottrarre, solamente nell’anno 2011, ben 33mila litri di carburante che i clienti avevano regolarmente pagato. Quest’ultimi, con il prezzo della verde a 1,70 €/l, pagavano 136 euro per un pieno di 80 litri, ma in realtà, nel serbatoio ne finivano solo 77.
Alla truffa si aggiunge la beffa: purtroppo il Governo, nel gennaio 2011, ha innalzato del 50% la tolleranza per i controlli metrologici: si è passati dallo 0,50% allo 0,75%. In pratica su un pieno di 100 litri, il decreto consente una tolleranza di 0,75 litri, contro i precedenti 0,50 litri. Un distributore che eroghi 5 milioni di litri di carburante in un anno sottrae così, legalmente, 75.000 euro alle tasche dei cittadini italiani.