“Avete ucciso la nostra gente, non uccidete la nostra memoria”, è il testo di uno dei tanti striscioni esposti durante il corteo dei “famigliari vittime dell’amianto”. Delegazioni da tutto il mondo hanno partecipato, unitamente a “CITTADINI ATTIVI”, giovedì 28 aprile 2011, a Casale Monferrato, alla 6° “Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto”.
Lungo la recinzione, che fino a 30 anni fa cingeva lo stabilimento “Eternit” della città, luogo di morte per tanti casalesi e monferrini, abbiamo deposto, unitamente a tante altre associazioni e liberi cittadini, un mazzo di rose bianche, quale simbolo a ricordo di tanta sofferenza e tanta negligenza. Centinaia di fiori sono stati appesi alla rete per ricordare le tante persone ignare e innocenti vittime di chi mistificò, ingannò, volle far credere che l’amianto fosse innocuo, che lo si poteva usare se si adottavano determinate cautele.
Oltre 100.000 sono i morti causati, nel mondo, ogni anno dall’amianto che continua ad essere utilizzato in molti paesi (Brasile ed India tra i tanti). “Mesotelioma” è il mostro che per anni ha continuato a divorare tutto coloro che direttamente o indirettamente hanno assunto la micidiale polvere, condanna invisibile seminata nell’aria dal profitto. Roba “grigia” che volava e si respirava, che colorava le tute dei lavoratori, il bucato, gli orti ed i pomodori. Tutto era grigio. La polvere dei soldi, la polvere del cinismo, la polvere dell’amianto.