CITTADINI ATTIVI
sito ufficiale della libera associazione di liberi cittadini
CITTADINI ATTIVI per la democrazia e la giustizia
CITTADINI ATTIVI: SCRIVICI per dire la tuaPer ricevere le nostre comunicazioni

HOME PAGE

Home

Aggiungi ai preferiti

SOSTIENICI

Modalità di Sostegno

Modulo di Sostegno

VI SEGNALO

» COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA

» EVASOPOLI

» ''E IO PAGO!'' - L'USO INSANO DEL PUBBLICO DENARO

» ETICA, MORALE E CORRUZIONE NELLA POLITICA

» IL 'LATO OSCURO' DEL PAESE ITALIA

» LA POLITICA ESTERA

» IN DIFESA DEL CITTADINO

» LA POSTA DEI NOSTRI SIMPATIZZANTI

PRESENTAZIONE

Finalità

Statuto

Organizzazione e sedi

NEWS

Editoriali e comunicati

Incontri ed eventi

Calendario
Incontri ed eventi

Rassegna stampa

Notizie dal territorio

DA VEDERE

Archivio foto

Archivio video

Links

CONTATTACI

Scrivici in e-mail

Iscriviti alla newsletter

PRENOTAZIONE AI CONVEGNI

Prenota il tuo posto

Verifica lo stato della richiesta

PER CONOSCERCI MEGLIO

Armando Della Bella

Girotondidelleidee

Mondo Giovani

Marco Bovo

Davide Gobbo

Meno Sprechi Meno Tasse

MODILAUT

Marco Travaglio

Democrazia e Legalità

VISITA ANCHE

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Camera della Repubblica

Comune di Padova

Provincia di Padova

Regione Veneto

Rassegna stampa del Senato

RICERCA

Archivio articoli

editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video

RICERCA AVANZATA



EDITORIALI E COMUNICATI

n. 2218 del 18/11/2011

FIOCCHI AZZURRI E ROSA PER NON CHIUDERE

Sono oltre settecento le firme raccolte in poche ora qualche giorno addietro dai cittadini (attivi) davanti al punto nascita del reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Gardone, centro della Comunità Montana della Valletrompia. Chiedono di non procedere alla preannunciata chiusura della sala parto, servizio ospedaliero strategico per tutte le neo mamme della Comunità che, in caso di bisogno possono percorrere pochi chilometri senza giungere fino in città attraverso un viabilità da sempre critica. Il reparto è attivo fin dagli anni settanta.

Tutto ciò è dovuto ad una legge del Ministero della Salute che, a fronte della scure dei tagli sulle strutture, prevede la chiusura di tutti i reparti nascite che non arrivano ai 500 parti all’anno e a Gardone, per il 2011, si stimano solo 400 nuove nascite. La chiusura s’impone perché sono sette i milioni di euro tagliati al nosocomio gardonese nel quadro generale di un taglio pari ad un miliardo di euro che la sanità pubblica subirà a livello nazionale.


CITTADINI ATTIVI - la Redazione


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati