CITTADINI ATTIVI
sito ufficiale della libera associazione di liberi cittadini
CITTADINI ATTIVI per la democrazia e la giustizia
CITTADINI ATTIVI: SCRIVICI per dire la tuaPer ricevere le nostre comunicazioni

HOME PAGE

Home

Aggiungi ai preferiti

SOSTIENICI

Modalità di Sostegno

Modulo di Sostegno

VI SEGNALO

» COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA

» EVASOPOLI

» ''E IO PAGO!'' - L'USO INSANO DEL PUBBLICO DENARO

» ETICA, MORALE E CORRUZIONE NELLA POLITICA

» IL 'LATO OSCURO' DEL PAESE ITALIA

» LA POLITICA ESTERA

» IN DIFESA DEL CITTADINO

» LA POSTA DEI NOSTRI SIMPATIZZANTI

PRESENTAZIONE

Finalità

Statuto

Organizzazione e sedi

NEWS

Editoriali e comunicati

Incontri ed eventi

Calendario
Incontri ed eventi

Rassegna stampa

Notizie dal territorio

DA VEDERE

Archivio foto

Archivio video

Links

CONTATTACI

Scrivici in e-mail

Iscriviti alla newsletter

PRENOTAZIONE AI CONVEGNI

Prenota il tuo posto

Verifica lo stato della richiesta

PER CONOSCERCI MEGLIO

Armando Della Bella

Girotondidelleidee

Mondo Giovani

Marco Bovo

Davide Gobbo

Meno Sprechi Meno Tasse

MODILAUT

Marco Travaglio

Democrazia e Legalità

VISITA ANCHE

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Camera della Repubblica

Comune di Padova

Provincia di Padova

Regione Veneto

Rassegna stampa del Senato

RICERCA

Archivio articoli

editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video

RICERCA AVANZATA



EDITORIALI E COMUNICATI

n. 2219 del 25/03/2013

CONGEDI PARENTALI

Dal 1° gennaio 2013, a seguito della riforma Fornero, è esteso l’obbligo ai padri di un giorno di riposo (più due facoltativi) per la nascita del figlio, da utilizzare entro i 5 mesi di vita del bambino. I congedi parentali, inoltre, potranno essere fruiti anche ad ore durante le giornate lavorative. Entrambi i genitori potranno, alternativamente, astenersi dal lavoro per periodi corrispondenti alle malattie di ogni figlio di età non superiore a tre anni ed entro un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno; tale facoltà è concessa anche per le malattie dei figli di età compresa fra i tre e gli otto anni.

La novità è stata aspramente criticata per la risibilità dei permessi, soprattutto se confrontati agli altri paesi europei (Svezia 30 giorni, Norvegia 46 settimane, Gran Bretagna 2 settimane).

Pochissimi sono i padri che li chiedono. Pesa il dato oggettivo che gli stipendi degli uomini sono più alti di quelli delle donne e, quindi, non è economicamente conveniente, per una famiglia in crescita, rinunciare in parte all’entrata più cospicua.


CITTADINI ATTIVI - la Redazione


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati