Desta scalpore che un movimento di cittadini del Comune di Vigonza sia stato costretto a fare ricorso al TAR, per violazione del principio costituzionale dell’articolo 51, per veder entrare una donna in una giunta che, solo fino a pochi giorni prima del pronunciamento della sentenza, era formata tutta da soli uomini. Una cosa impensabile ai giorni nostri, specie se l’esempio giunge dalle Istituzioni.
La giunta comunale si inchina così al dispositivo che prevede che vi sia una donna all’interno degli organismi anche istituzionali, mentre il sindaco l’aveva bellamente ignorata nominando assessori cinque uomini. La nomina di un assessore donna, dopo le dimissioni volontarie del suo predecessore, ha perciò reso improcedibile il ricorso al tribunale amministrativo “per sopravvenuta cessazione della materia del contendere”.