CITTADINI ATTIVI
sito ufficiale della libera associazione di liberi cittadini
CITTADINI ATTIVI per la democrazia e la giustizia
CITTADINI ATTIVI: SCRIVICI per dire la tuaPer ricevere le nostre comunicazioni

HOME PAGE

Home

Aggiungi ai preferiti

SOSTIENICI

Modalità di Sostegno

Modulo di Sostegno

VI SEGNALO

» COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA

» EVASOPOLI

» ''E IO PAGO!'' - L'USO INSANO DEL PUBBLICO DENARO

» ETICA, MORALE E CORRUZIONE NELLA POLITICA

» IL 'LATO OSCURO' DEL PAESE ITALIA

» LA POLITICA ESTERA

» IN DIFESA DEL CITTADINO

» LA POSTA DEI NOSTRI SIMPATIZZANTI

PRESENTAZIONE

Finalità

Statuto

Organizzazione e sedi

NEWS

Editoriali e comunicati

Incontri ed eventi

Calendario
Incontri ed eventi

Rassegna stampa

Notizie dal territorio

DA VEDERE

Archivio foto

Archivio video

Links

CONTATTACI

Scrivici in e-mail

Iscriviti alla newsletter

PRENOTAZIONE AI CONVEGNI

Prenota il tuo posto

Verifica lo stato della richiesta

PER CONOSCERCI MEGLIO

Armando Della Bella

Girotondidelleidee

Mondo Giovani

Marco Bovo

Davide Gobbo

Meno Sprechi Meno Tasse

MODILAUT

Marco Travaglio

Democrazia e Legalità

VISITA ANCHE

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Camera della Repubblica

Comune di Padova

Provincia di Padova

Regione Veneto

Rassegna stampa del Senato

RICERCA

Archivio articoli

editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video

RICERCA AVANZATA



EDITORIALI E COMUNICATI

n. 2223 del 15/04/2011

FEDERALISMO SANITARIO?

Abbiamo sollecitato i carabinieri di Abano Terme (PD) a far finalmente luce su un’intricata vicenda che vede protagonista una scolaresca del liceo scientifico “Zanelli” di Reggio Emilia, recentemente recatisi in gita scolastica a Montegrotto Terme, nel padovano. Una sera, 14 ragazzi hanno accusato problemi intestinali e pare che la guardia medica, interpellata dalla vicepreside Lorella Chiesi, abbia risposto che, secondo una fantomatica legge regionale, “non poteva curare i non veneti”. La legge esiste, è nazionale, ed il nodo della questione è contenuto nell’articolo 67 che recita così: “Il medico di continuità assistenziale assicura le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti nell’ambito territoriale alla sede di servizio”. E agli altri che si fa? Lo stesso trattamento ma a pagamento.

I vertici dell’Azienda Sanitaria 16 di Padova si difendono dalla pesante accusa sostenendo che, in realtà, il medico di turno, data la quantità degli interessati, avrebbe invece consigliato l’utilizzo delle ambulanze per il loro al vicino Ospedale di Abano Terme, ma i docenti emiliani sono invece assai convinti di aver ben interpretato le parole del sanitario.

I ragazzi, una volta curati ed idratati nel nosocomio aponense, sono stati dimessi in buona salute. A noi “CITTADINI ATTIVI” resta l’amaro in bocca per una vicenda che potrebbe risentire eccessivamente delle tensioni politiche ed ideologiche attualmente in corso nel Parlamento Italiano.


CITTADINI ATTIVI - la Redazione


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati