Gli strali di “CITTADINI ATTIVI” si abbattono sull’amministrazione patavina. Sergio Resente, membro del direttivo dell’associazione, in una sua pubblica denuncia, si dichiara esterrefatto della risposta data dall’assessore a chi gli chiedeva lo stop ai rifiuti campani bruciati nell’inceneritore padovano. Egli ne sminuiva la pericolosità e segnalava un inquinamento più accentuato nei fumi dell’impianto di cremazione del cimitero cittadino.
«A parte questo accostamento fra spazzatura e defunti che ritengo assolutamente infelice ed irrispettoso per i defunti e per chi si avvale del metodo della cremazione (defunti come spazzatura, suvvia assessore!), vorrei chiedere all’assessore se è consapevole dei materiali che effettivamente vengono bruciati nell’inceneritore? E’ a conoscenza l’assessore che, anche nella nostra raccolta differenziata, nel secco (che viene bruciato), da qualche tempo viene fatto confluire anche il polistirolo espanso? E consapevole il nostro assessore dei rischi della combustione del polistirolo e di quanta diossina può derivare dalla combustione dei rifiuti campani che probabilmente non eccellono nella selezione rigorosa dei materiali? ».
Irrita poi la dichiarata incompetenza dell’amministrazione comunale sulle scelte dell’azienda di smaltimento rifiuti (Aps-Acegas). Infatti chiede l’esponente civico: «Siamo veramente sicuri che il Comune non possa influire sulle scelte di Aps-Acegas, azienda che vede il comune di Padova quale socio di maggioranza relativa? ».