Circa un anno fa un nostro dirigente, Sergio Resente, si era recato presso gli uffici INPS per verificare la sua posizione pensionistica: grande salone centrale, sportelli diffusi, tempi accettabili di attesa. Quale associazione a tutela dei consumatori, dobbiamo purtroppo denunciare la carenza del servizio e la mancanza di competenza: il calcolo effettuato dall’operatrice risultò, ad una successiva accurata analisi effettuata presso un patronato, completamente errato, posticipato cioè di 16 mesi. Risultò diverso anche da quanto calcolato da altro impiegato INPS appena 6 mesi prima.
A questo punto, poiché è prevista - con rilascio di apposita ricevuta - la produzione di una certificazione ufficiale (Ecocert) che viene spedita al domicilio del richiedente, si è deciso di aspettarne, per mesi, la notificazione, ma invano. Sette mesi dopo, nuova richiesta di calcolo all’INPS (ancora difforme da quello precedente), nuovo rilascio di ricevuta di certificazione e ancora (a tutt’oggi) nessuna notizia dall’ente.
Forte è l’amarezza, da parte del lavoratore, di sentirsi presi in giro da un ente pubblico al quale ha, invano, devoluto parte delle sue retribuzioni. A tal proposito abbiamo sollevato, nelle sedi opportune, la nostra protesta a tutela dei cittadini pensionandi.