Noi “cittadini” ci teniamo a vivere in città pulite e oggi guardiamo con molta severità chi getta per terra la cartaccia o, ad esempio, attacca la chewing-gum al palo del semaforo. Però, come ormai sempre più spesso accade, il dovere per il cittadino non vale per partiti. In occasione delle tornate elettorali essi potranno continuare ad imbrattare le nostre città appiccicando i manifesti elettorali in ogni dove. Se la caveranno pagando un piccolissimo condono: 1000 euro! Questo è il contenuto dell’emendamento 2.366 firmato dagli onorevoli Gasbarri (PD) e Casoli (PDL), votato da tutti i partiti (salvo Radicali) e approvato nella recente Legge Milleproroghe; e dal 1996 ad oggi sei sono i condoni in materia accordati ai partiti.
Raccogliamo e sosteniamo perciò la protesta che ci perviene, ad esempio, dai cittadini di Roma che non introiteranno più i 147mila euro di multe emesse durante la campagna elettorale 2010, dopo averne spesi moltissimi per rimuovere i manifesti selvaggi; e sono 1,7 miliardi dì euro i mancati introiti, a seguito dei condoni, per le casse dei comuni d’Italia.
Alla faccia di noi cittadini contribuenti.