Anche Guglielmo Zavattini, di Romanore, è morto. Era l’ultimo superstite dei 72 operai del petrolchimico Montedison di Mantova uccisi dai veleni che hanno respirato per anni, dal 1970 al 1989. Settantadue vittime su settantadue parti offese. Carcinoma ai polmoni e mesotelioma le cause più frequenti di morte. Nessuno di loro ha potuto assistere, l’11 gennaio 2011, all’udienza preliminare del processo che vede alla sbarra dodici ex manager accusati di omicidio colposo e omissione dolosa di cautele nella prevenzione.
“Cittadini Attivi” raccoglie il grido di dolore pervenuto dai parenti di queste ulteriori vittime innocenti del mondo del lavoro esprimendo loro tutto il proprio appoggio e la piena solidarietà. Denunciamo il fatto scandaloso che un tale processo si celebri oltre 20 anni dopo i fatti denunciati, scelta che quasi certamente porterà alla prescrizione dei capi d’imputazione e alla conseguente assoluzione degli indiziati. Un’ulteriore pesante offesa a chi ha già ingiustamente sofferto molto.