La Corte Europea dei diritti umani, in una sentenza emessa nei confronti dell’Italia, ha stabilito che il numero chiuso per l’accesso a determinate facoltà non viola il diritto allo studio sancito dalla Convenzione europea dei diritti umani.
Secondo i giudici la soluzione trovata dal legislatore italiano per regolare l'accesso all'università è ragionevole e hanno rilevato che tale soluzione non eccede l'ampio margine di discrezione che gli Stati membri hanno in questo ambito.
E’ da capire se la norma viola o meno il diritto allo studio così come sancito dall'art. 34 della Costituzione. Comunque sia la sentenza lascia impregiudicate tutte le possibili azioni legali.