Molte neo mamme ci chiedono delucidazioni circa la possibilità di poter usufruire del congedo obbligatorio pieno nel caso di parto prematuro. Stiano tranquille, perché la Corte Costituzionale ha stabilito che, nell'ipotesi di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o privata, la madre lavoratrice può usufruire, a sua richiesta e compatibilmente con le sue condizioni di salute attestate da documentazione medica, del congedo obbligatorio che le spetta, o di parte di esso, a far tempo dalla data d'ingresso del bambino nella casa familiare.
I casi segnalatici portavano ad evidenti ingiustizie proprio nel caso in cui il bambino prematuro fosse stato ricoverato e la madre, trovandosi nella situazione di fruire comunque del congedo obbligatorio dalla data del parto, non poteva prendersi effettivamente cura del figlio fino a quando, quest’ultimo, non fosse stato dimesso, con il rischio che l’ingresso del bambino nella casa familiare potesse coincidere con il termine del periodo di congedo della madre.
Il congedo obbligatorio ha il fine di tutelare la salute della madre nel periodo seguente al parto, nonché quello di proteggere il rapporto che in tale periodo s’instaura tra madre e figlio. Nel caso di parto prematuro con ricovero del bambino tale possibilità non può perciò essere negata alla neo mamma.