Ogni settimana sulle strade italiane perdono la vita 11 pedoni; nell'ultimo anno sono state 589 le vittime e i feriti oltre 20mila. A livello statistico una persona su quattro che muore negli incidenti stradali nel mondo e' un pedone: un totale di 270mila morti ogni anno. In Italia la percentuale e' del 15%, ma il nostro Paese risulta uno dei peggiori in Europa, classificandosi al terzo posto per numero di pedoni morti, preceduto solo da Polonia e Romania. Inoltre, un terzo dei pedoni morti in Italia e' stato travolto proprio mentre era su un attraversamento pedonale.
E’ perciò fondamentale proseguire nella battaglia a favore della sicurezza per la tutela delle fasce più deboli, iniziativa che chiede sempre più attraversamenti pedonali sicuri e garantiti. Per questo va cambiata la formulazione dell'art. 208 del CdS recentemente peggiorato proprio sulla tutela dei pedoni. Mentre nella vecchia formulazione i proventi delle sanzioni amministrative dovevano essere destinati “in misura non inferiore al 10 per cento ad interventi per la sicurezza stradale in particolare a tutela degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti”, ora, nella nuova formulazione non c'è più una quota prefissata per i pedoni che sono compresi in un calderone che va dalla manutenzione delle strade a quella delle barriere, dai corsi nelle scuole a misure di assistenza e di previdenza per il personale dei corpi di polizia municipale.