Una legge dello Stato così recita: “Il medico di continuità assistenziale assicura le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti nell’ambito territoriale alla sede di servizio”. A seguito di varie lamentele pervenuteci in materia, pare che tale dispositivo consenta alla guardia medica di turno di poter dire al malcapitato turista che una malaugurata sera dovesse sentirsi poco bene, che il servizio è erogato gratuitamente solo ai corregionali. Tutti gli altri o pagano la prestazione o devono chiamare il 118 per farsi portare al Pronto Soccorso del vicino ospedale.
Ad una verifica effettuata su un caso reale occorso nell’ambito territoriale di competenza dell’Usl di Verona, abbiamo invece registrato la massima collaborazione da parte del personale medico, il quale, in pochi muniti, è giunto in hotel, ha visitato il paziente e ha però richiesto, come da normativa, il corrispettivo della visita determinato in poche decine di euro, regolarmente riportati in ricevuta.
Il paziente, una volta in stato di buona salute, dovrà poi rivolgersi al suo distretto sanitario di competenza per chiedere il rimborso della prestazione che dovrebbe arrivare in breve tempo.