La situazione sanitaria in Calabria versa in uno stato più che drammatico. Nonostante le risorse pervenute in moneta sonante in questi anni, nulla è cambiato, il deficit è incalcolabile, l’inefficienza è arrivata al culmine, i cittadini lasciati al proprio destino e costretti a recarsi fuori regione per riuscire ad avere quel servizio che spetta di diritto a ogni essere umano, anche perché le tasse che si pagano sono carissime…quindi che la salute sia tutelata! I fondi che fine hanno fatto?
Forse è inutile chiederselo, il clientelismo, la criminalità, la fanno da padroni in una regione martoriata fino allo spasmo. Il Governo ha così deciso per il commissariamento ad evitare la catastrofe. Si sta lavorando per migliorare – sostiene il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero – critico anche per la posizione del Governo che non ha valutato attentamente, come invece ha fatto la Corte dei Conti apprezzando i provvedimenti presi e le linee da seguire per rientrare dal deficit. A peggiorare la situazione non mancano le solite beghe propagandistiche–elettorali tra centrodestra e sinistra. Si faccia meno propaganda e più politica vera, quella dei bisogni dei cittadini.
A questo risultato si cerca di arrivare chiedendo l’elezione del Garante della Salute come previsto dallo Statuto della Regione. La funzione di tale struttura è di garantire i diritti dei malati, denunciando omissioni e cattiva gestione. Il bando che prevede tal elezione è ormai scaduto da otto mesi e l’elezione è prevista non oltre 90 giorni dalla scadenza, ma la Regione ha rinviato tutto. Allora da che parte sta la colpa?
Ora si attendono dei passi avanti effettivi, altrimenti come riferito dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Sacconi, al tavolo tecnico Stato–Regioni ci sarà commissariamento. Vedremo come finirà.