A distanza di più di un anno dalla sentenza del giudice del lavoro che riconosceva a loro gli scatti d’anzianità, il TAR della Regione Veneto ha nuovamente dato ragione a trentuno insegnanti precari da una vita e che chiedono almeno il diritto agli scatti di anzianità.
Nel gennaio 2011 il giudice del lavoro accolse il ricorso presentato dai professori delle scuole medie inferiori e superiori del padovano, tutti a tempo determinato, riconoscendo lo scatto di anzianità come un loro diritto ma il Ministero non rispettò la sentenza.
Il TAR ha ordinato al Ministero di calcolare l’aumento di stipendio maturato sino ad oggi, di pagare d’ora in poi la nuova retribuzione oltre alle differenze retributive per i mancati pagamenti degli scatti di anzianità.
La sentenza «ha dichiarato il diritto dei ricorrenti al riconoscimento ai fini giuridici ed economici dell'anzianità maturata in tutti i servizi non di ruolo prestati con la medesima progressione professionale riconosciuta dal CCNL, comparto scuola, al personale docente assunto a tempo indeterminato...». Una sentenza che farà storia, pensiamo, per tanti altri insegnanti precari in Italia!