“…A causa di quanto previsto dalle ultime disposizioni regionali riguardanti i limiti di budget a partire dal 2009 (omissis) il budget definito nel 2008 è stato dapprima tagliato di un 8% e successivamente di un ulteriore 4% (entrambi retroattivi al 01.01.2010), malgrado la chiusura già avvenuta nel mese di agosto 2010, al fine di non superare ulteriormente il budget limitandone le perdite già in atto, siamo costretti, nostro malgrado, a chiudere il Centro di Riabilitazione dal 6.12.2010 al 3.01.2011 non compreso…”. Questa è la comunicazione inviata dal “Centro di Riabilitazione Scuola Viva” di Roma alla Sig.ra M.B. madre di una figlia ventiduenne gravemente cerebrolesa. La sospensione dell’attività di assistenza presso la struttura obbliga perciò tutte le famiglie del “Centro” a farsi carico, a casa, dei propri cari impedendo così la propria normale attività lavorativa. Molti genitori – ci segnalano - sono costretti a prendere giorni di permesso (ex legge 104) e ferie per assistere i propri famigliari gravemente disabili.
Il tutto perché “…non sono stati ancora definitivamente chiariti - continua la lettera - alcuni provvedimenti finali che la Regione Lazio adotterà in merito ai noti tagli finanziari ed all’organizzazione dei servizi…” Insomma i recenti tagli attuati dal Governo – come si vede - si riflettono, alla fine, in una riduzione dei servizi prestati in loco alle persone, soprattutto a quelle malate o diversamente abili, la parte più debole della società, quella che, invece, una società moderna e civile dovrebbe maggiormente tutelare.
A tal proposito solleciteremo il Parlamento alla definitiva approvazione della legge – già licenziata dalla Camera ma ora nuovamente bloccata in Senato - che attua il prepensionamento di chi assiste disabili gravi in ambito familiare, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza ferie né festività.