Speriamo che l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato abbia scritto la parola “fine” ad un odioso balzello che le compagnie aeree low-cost applicavano ai loro clienti in un modo del tutto poco trasparente.
L’Autorità ha contestato alla compagnia aerea Vueling di non aver rispettato il principio di trasparenza nei costi di acquisto online dei biglietti aerei. In particolare risulta che, al termine del processo di prenotazione, Vueling applica un supplemento nel caso di pagamento con numerose carte di credito e debito, di importo variabile a seconda del mezzo di pagamento selezionato dal consumatore.
Il provvedimento segue analoga azione avviata il 5 dicembre scorso, nei confronti di Ryanair. Alla societa' irlandese e' stato contestato un provvedimento sanzionatorio perché il prezzo pubblicizzato non corrispondeva a quello reale. Al termine del processo di prenotazione la compagnia applicava un supplemento, denominato ''tassa carta di credito'', nel caso di pagamento con varie carte di credito, di importo addirittura pari al 2% del prezzo del servizio di trasporto selezionato dal consumatore.
Il costo del biglietto aereo, così facendo, poteva risultare non più concorrenziale rispetto a quello di altre compagnie di volo.