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Una Comunità è forte e coesa quando il reciproco rispetto e la pari dignità sono valori che caratterizzano i rapporti tra i partecipanti. Ora non desidero esprimere un giudizio politico di parte, ma solo rivendicare, come Italiano, la mia dignità di libero cittadino, convinto di vivere in una sana Democrazia Repubblicana, un uomo che si sente orgogliosamente Italiano al pari di chi vive al nord o al sud di questo nostro amato Paese.
Per questo motivo giudico inaccettabile che un Paese Comunitario, la cui storia si è macchiata dei peggiori crimini contro l’Umanità, possa pensare di sentirsi libero di arrogarsi il diritto di esprimere pesanti giudizi morali o pontificare scenari politici nei confronti di un Popolo che fino ad oggi, UNICO in Europa, ha dato prova di essere il depositario di grandi valori umani, un Popolo che ha dimostrato solidarietà ed accoglienza nei confronti di migliaia di uomini, donne e bambini affamati e perseguitati dalla guerra. Certe ignobili dichiarazioni e certe inqualificabili copertine (un cappio?!) sono semplicemente vergognose!
Un Popolo, il nostro, che è stato volutamente lasciato solo ad affrontare un’emergenza, a gestire un’incontrollabile, per le nostre forze, immigrazione di massa. Penso che sia giunto il momento di dire basta a questa cinica e strumentale arroganza, tutta tesa a salvaguardare biechi interessi nazionali a danno di una Comunità Europea e di un Paese, l’Italia, che nel lontano 1957, a Roma, fu uno dei suoi Padri Fondatori. Noi Italiani abbiamo molto da insegnare, e nulla da imparare da chi vive solo di cinismo e di puro egoismo politico.