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n. 4 del 31/12/2004

LA SICUREZZA A PADOVA: UN DOVERE ISTITUZIONALE

Intervento inviato alle redazioni giornalistiche locali - Pubblicato da "IL MATTINO DI PADOVA" in data

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La sicurezza. Un tema scottante che i recenti fatti hanno riportato prepotentemente in primo piano, non solo a livello nazionale, ma anche nella nostra realtà cittadina e provinciale. Nonostante i media siano completamente assorbiti dai tragici avvenimenti che stanno insanguinando Napoli ed offendendo i napoletani onesti e rispettosi della legge che, pur essendo la maggioranza, troppo spesso sono dimenticati per dar spazio al solo fenomeno camorristico ed omertoso, non dobbiamo dimenticare quella criminalità che, al di là dei singoli episodi, meno eclatante ma non per questo meno feroce, affligge le varie realtà locali e, per quanto ci riguarda, quella di Padova in particolare.

Criminalità che ha fatto sentire anche nei giorni scorsi, con frequenti quanto brutali aggressioni a nostri concittadini, anziani e più deboli in particolare, la sua presenza come fenomeno turbativo di quella legalità, di quella dose minima di tranquillità che sono valori fondanti del vivere civile. Microcriminalità che porta Padova ad essere classificata appena un gradino sopra Napoli, evidenziando una grave insicurezza sul piano familiare e produttivo.

Nel trattare l’argomento è opportuno non cadere nell’errore di offrire argomentazioni a visioni o politiche, del tipo "impicchiamoli tutti", come a volte si sente dire, o dare adito a prevedibili quanto immotivate ed inutili strumentalizzazioni da parte di chi vorrebbe cavalcare questo problema, che pure esiste, per usarlo come grimaldello per scardinare la legalità costituzionale.

Al contrario è opportuno affrontare il tema della sicurezza per quello che è, un problema che va risolto con gli strumenti, tanto presenti quanto troppo spesso trascurati per convenienza anche da chi, da destra, prospetta tolleranza zero o auspica taglie da “Far West” per poi accettare una politica del governo centrale caratterizzata da tagli selvaggi ai servizi, tra i quali la sicurezza stessa. Si ricordi in proposito il doppio taglio delle risorse destinate alle auto di Polizia e Carabinieri contenuto nella "manovrina" di luglio ed in questa finanziaria alla "principe Giovanni" che toglie a tutti per dare a pochi.

Dopo quattro anni di governo della destra durante i quali i cittadini hanno visto troppe volte la montagna partorire il topolino, iniziative come l'introduzione di almeno 20 agenti della polizia municipale per quartiere, lo sportello per l'assistenza alle vittime della delinquenza, il risanamento di molte zone ormai dominate dai puscher non devono rimanere lettera morta o diventare reali ad intermittenza. Le conseguenze di tale politica sono ormai sotto i nostri occhi: la situazione ormai cronica di via Anelli e della Stanga, centro di spaccio e varie altre attività illecite, la stazione, per certi versi fuori controllo, soprattutto la sera, nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine, e via Longhin, tanto per citare i casi più noti.

Invito quindi quest'amministrazione, alla quale peraltro confermiamo una volta di più il nostro leale sostegno, ad avviare a realizzazione quel disegno, che tante speranze ha suscitato, e verso il quale è nostro dovere guardare per lealtà verso coloro, e sono tanti, che con il loro voto ci hanno dato la loro fiducia.

Per una Padova sicura e solidale ai cittadini onesti di tutte le razze e di tutte le opinioni.


Armando Della Bella - Coordinatore di Cittadini Attivi


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