Nota inviata al "Corriere della Sera"
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Spett. Redazione,
considerato che a noi contribuenti non è dato a sapere quali siano i contenuti "riservati" degli accordi di "concertazione" sottoscritti con il F.M.I. , mi pare sia ora di dirci almeno qualche mezza-verità.
La prima è che non sembra rispondere al vero che , quella che si sta andando a ridefinire anche tra Confindustria e Sindacati, possa essere definita come la "Concertazione n. 2 " come titola il
CorrierEconomia n. 26 di lunedì 12.7.'04 bensì la Concenrtazione n.4 (quattro )! Infatti, come sulle pagine del Corriere della Sera Pierre Carniti, nel 2000, ci ha confessato (" Basta con la Concertazione: si torni alla Contrattazione", così mi sembra titolasse l'articolo in questione), il primo accordo di questo tipo risalerebbe al 1984 cioè PRIMA di " Tangentopoli" : il che costituerebbe la prova che al "sacco della Repubblica" hanno partecipato un pò tutti senza esclusione degli stessi Sindacati (Confederali, Autonomi e sigle corporative varie).
Al 1984, seguì quello "ufficiale" solo da qualche anno del 1993,poi "il Patto di Natale" del 1998 ed, infine, quello che ci aspetta ora!
Se ciò è vero la definizione fatta da Sergio D'antoni in "Terzogrado" nel Magazine n.10 del Corriere della Sera del 15 luglio c.a. con cui definisce la Concertazione come "Individuazione di obiettivi comuni e compostamenti coerenti " andrebbe, secondo il mio modesto parere, integrata con la finalità e cioè "...perchè a pagare il sacco della Repubblica ed a contribuire a contenere l'incolmabile debito pubblico siano quei ceti, lavoratori e cittadini che si sono opposti ad esso!".
Sì perchè, anche il sottoscritto negli "irripetibili anni '80", nel posto di lavoro si è sfiancato a opporsi ad amenità quali "siamo la 4° potenza mondiale", stiamo andando verso una società "post-industriale", la "storia è finita" ecc. ecc. contestando politici e sindacalisti che li diffondevano nei posti di lavoro mentre loro entravano nei Consigli di Amministrazione privatizzando il pubblico e trasformandosi in uffici di collocamento o sostituti di imposta.