Essendo parte in causa, sia in quanto cittadino coinvolto dagli allagamenti ultimi dei quali, in ordine di tempo, quelli in data 03 agosto e 14 settembre c.a., che nelle funzioni di Consigliere impegnato, negli stessi giorni, a visitare i punti coinvolti al fine di verificare danni e disagi nonché segnalando all’Ufficio Tecnico, alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco ai fini di un intervento nonché allo stesso Sig. Sindaco che, tempestivamente, si recava in detti luoghi
PRESENTO INTERROGAZIONE
all’Assessore competente e/o al Sig. Sindaco al fine di conoscere quali iniziative intendano porre in essere per prevenire e affrontare il ripetersi di simili situazioni ( sempre più ravvicinate nel tempo).
Dalle agenzie di stampa ho appreso, in data giovedì 19.8.c.a., le previsioni degli scienziati riuniti a Firenze per un Convegno su Geologia e Cambiamenti del Clima le quali indicano che l’Italia sarà interessata da un “..autunno con piogge violente..” e che tra le aree più vulnerabili ( collocate ai vertici della Scala del Rischio con sigle R3 e R4 che possono, cioè, comportare perdite di vite umane e di beni materiali , troviamo anche l’Area Alto Adriatico nella quale si collocano anche i fiumi Brenta e Bacchiglione) seppure in modo periferico può collocarsi anche la nostra area comunale.
Infatti se è vero che, solo il fiume Brenta lambisce il nostro territorio a sud, è altrettanto confermato il dato che vede Cadoneghe classificata con “ RISCHIO ABBASTANZA GRAVE RELATIVO AI FIUMI MINORI E AGLI SCOLI CONSORZIALI “ e che, a fronte di una piena del Brenta, si innescano processi di crisi idraulica interessanti sia il Muson dei Sassi, il Muson Vecchio che lo stesso Tergola.
Premesso quanto sin qui scritto, l’Interrogante CHIEDE
1. Se esiste una cartografia aggiornata della rete di trasporto per acque “bianche, bionde e nere” descrivente l’intero territorio comunale con le caratteristiche e le dimensioni delle rispettive condutture .
2. Se esiste un piano di coordinamento fra tutte le strutture di Protezione Civile al fine di assicurare tempestivi interventi sinergici in caso di calamità naturali tra Comuni Contermini, la Provincia e la Regione.
3. Se sono state individuate le cause degli allagamenti ciclici delle aree segnalate da parte dei settori competenti comunali, consorziali, protezione civile, vigili del fuoco o professionisti privati all’uopo incaricati.
4. Se la recettività dell’impianto di depurazione comunale è stato rapportato alla quantità e qualità dei recenti insediamenti specie (e volutamente l’interrogante lo ripete) la nuova colossale costruzione “Anfiteatro” posta tra il supermercato Alì e il “Parco della Repubblica” zona Castagnara.
5. Se sono state posti in essere interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria ai tombini e alle condotte con particolare riferimento alle aree interessate agli allagamenti nonché un monitoraggio dello stato e della portata delle condutture. A solo titolo di esempio si è notato che, in via Donizetti, ben 5 condomini sono interessati da allagamenti ciclici in caso di nubifragio e si notato che il parcheggio comunale antistante i n. 8-10-12-14 presenta i tombini ostruiti e non soggetti a manutenzione ordinaria mentre, il deflusso delle acque piovane risulta regolare lato via XX° settembre, nella citata via Donizetti, le acque fuoriescono dai tombini stradali e da quelli del parcheggio comunale contribuendo a sommarsi a quelle piovane. Lo stesso scantinato, in data 04.8.c.a., del Supermercato Alì era sommerso sino a oltre un metro mentre 20cm. insistevano sul lato ovest dei complessi “Edilverde” ridotti a circa 10 cm. lato est del complesso. Un quesito va posto se il nuovo “Anfiteatro” risponde ai nuovi requisiti urbanistici inerente le diverse reti idriche o meno. Situazioni specifiche sono già state segnalate per un totale di circa 19 aree che chiedo siano monitorate e pubblicizzate.
6. Se è previsto il completamento delle opere di urbanizzazione in via Pisana. Se gli insediamenti in completamento alla Castagnara, quelli previsti nell’area ex-Breda e gli altri in via di costruzione comprendono “casse di scolmata” ed una propria rete idrica dimensionata con la quale collegarsi al depuratore.
7. Se si è previsto un indennizzo ai danneggiati ( se rispondenti ai requisiti in vigore)nonché quante e dove sono localizzate le domande di indennizzo e se si è dato luogo al loro riconoscimento o meno.
8. Se è prevista una Convocazione Straordinaria del Consiglio Comunale nel quale relazionino i responsabili comunali, consorziali, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e, se pre visti, di tecnici specializzati in sicurezza idro-geologica sul tema dello “Stato della sicurezza idro-geologica nel Comune di Cadoneghe”.
9. Se , in attesa della definizione di piani pluriennali di intervento, si è valutata la opportunità della costruzione di tutta una serie di “by-pass” da individuarsi nell’area di “gronda” a settentrione atti a deviare le acque in eccesso da nord verso est per farle confluire nell’alveo del Brenta attraverso una idrovora di emergenza aggiuntiva agli impianti esistenti. Si propone di valutare se, un primo dirottamento delle acque, potrebbe interessare lo “scolo Cadoneghe” da via Bragni passando sotto via Marconi verso sud-est al fine di contenere i fenomeni di allagamenti nei quartieri della Castagnara nord mentre, un secondo intervento, potrebbe avvenire con lo “stombinamento” dello scolo che attraversa in sotterranea la ex-Grosoli il che potrebbe contribuire a ridurre la pressione delle acque gravitanti nel quartiere nel quale trovasi via Trieste. In ogni caso va data urgenza alla garanzia di separazione tra condotte di acque “bianche” e quelle di fognatura per impedire il ripetersi della esondazione di liquami come accaduto in via Conche nei pressi di via Pratolini il 14 settembre c.a..
In attesa di risposte articolate su ognuna delle problematiche suesposte