Giuliana Carlino, dell' "Italia dei valori", ha autenticato 2.800 nominativi che sono stati tratti dagli albi professionali
____________________________________________________________________________
MILANO - Una consigliera comunale dell'Italia dei valori, Giuliana Carlino, che ha autenticato tutte le 2.800 firme poi risultate false, risulta indagata nell'ambito dell'inchiesta sulle irregolarità riscontrate nella raccolta di firme per permettere di partecipare alle elezioni regionali ad Alternativa sociale e altri tre partiti collegati. Le ipotesi di reato sono il falso e la violazione della legge elettorale.
«NON HO RACCOLTO IO LE FIRME» - «Ho svolto solo un servizio pubblico. Non ho raccolto io le firme, le ho semplicemente certificate». Così Giuliana Carlino ha commentato a caldo la notizia di essere stata iscritta nel registro degli indagati. «Ero in un teatro e i militanti del partito della Mussolini venivano a firmare. Io ero solo lì a certificare, convinta che fossero in buona fede. Sono serena, non ho da nascondere nulla».
Tutti i nomi dei soggetti sottoscrittori sono stati tratti dagli albi professionali pubblici. I nominativi sarebbero stati identificati con carte di identità che al riscontro non sono risultate vere. Nessuna delle 2.800 firme circa quindi è autentica. Gli investigatori della Digos che hanno effettuato gli accertamenti hanno sentito a campione parte delle persone che erano indicate nelle liste, tutte hanno negato di avere firmato la sottoscrizione. Altro particolare è quello che in un solo giorno sono state autenticate 1.900 firme.