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Brusegana: un residente ha vinto la causa - L’ha deciso il giudice di pace: ora Zanonato dovrà restituire complessivamente 800 euro al residente
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Chi ha pagato al Comune l’imposta (o la relativa concessione) per il passo carraio a raso davanti la propria abitazione dal 1992 al 1999, può chiedere e ottenere facilmente il rimborso dei tributi. La restituzione diventa possibile dopo la decisione del giudice di pace Antonio Bordin che ha accolto le ragioni di Gino Bellon (nella foto con a destra Armando Della Bella), ex dipendente dell’istituto Duca degli Abruzzi e residente a Brusegana, in via Riccati 19. Il magistrato ha sancito che il tributo comunale - previsto dalle amministrazioni precedenti guidate da Giaretta, Zanonato e Destro ma eliminato definitivamente dopo il primo gennaio 2001 - sia sotto forma di Tosap che di Cosap, è illegittimo perché contrario a due leggi emanate a livello nazionale. In modo particolare la tassa sul passo carraio a raso non rispetterebbe la normativa del 19 novembre 1997 prevista dal ministero delle Finanze. Assolvendo Bellon, il giudice di pace ha condannato l’attuale sindaco, Flavio Zanonato, in qualità di responsabile giuridico del municipio, a versare 381 euro più gli interessi maturati sino ad oggi. In pratica il Comune dovrà sborsare circa 800 euro.
La decisione del giudice era stata preceduta da una scelta analoga, sempre a favore di Gino Bellon, adottata nel 2003 dalla Commissione tributaria, all’epoca presieduta dall’attuale sostituto procuratore della Repubblica Bruno Cherchi. Il cittadino di Brusegana si era rivolto alla commissione tributaria perché nel 2001 il sindaco Giustina Destro aveva riconosciuto valido il ricorso dell’ex dipendente dell’istituto scolastico di via Merlin solo al 1994 e non sino al 1995 compreso.
A questo punto, in linea teorica, circa 8 mila padovani (ossia tutti quelli che hanno pagato l’imposta per il passo carraio a raso dal 1992 al 1999) hanno tutti i diritti per chiedere la restituzione di quanto hanno versato illegittimamente dal 1992 al 2001 prima che tale tributo fosse eliminato definitivamente.
Tutte le procedure di Bellon sono state seguite, passo per passo, dall’associazione CITTADINI ATTIVI, coordinata da ARMANDO DELLA BELLA, che ha sede a Padova: «Questo è un caso emblematico di come funziona la burocrazia, sia in tutta Italia che a Padova» commenta Armando Della Bella «Spesso i cittadini sono tartassati da normative locali, che non tengono conto di leggi nazionali in vigore o viceversa. In tutti i casi i cittadini possono rivolgersi a noi, che siamo tra i pochi a difendere i valori della moralità, della legalità e della giustizia, prescindendo da qualsiasi ideologia politica». (f.pad.)